giovedì 25 dicembre 2008

Buon Natale

Buon Natale a tutti voi, miei carissimi lettori!
Ieri sera ho passato una piacevole serata con Mommo, Mat, Maurizio e Nonno. Cena gustosissima e scambio dei regali. La cosa più divertente è stata quando Maurizio ed io ci siamo scambiati i regali... come se non lo avessimo fatto! In che senso? Nel senso che ci siamo fatti lo stesso identico regalo: il quaderno verde del Che! :)
Sono davvero soddisfatta perchè ho ricevuto tutti regali stupendi: un bracciale, due libri (e non semplicemente libri, ma libri del Che!!!), una mucca svizzera (che è troppo ciccccccccciona!!!!!!! ^^), un cappello con la bandiera della Svizzera, una camicia e due maglioni molto natalizi. ^^ Certo... avrei preferito più libri... :P
Oggi tocca andare dal mio Babbo... altro giro di regali. :)
Quindi, per ora vi saluto. Ci si legge poi.
That's all, folk!
Merry Xstmas!

domenica 21 dicembre 2008

some rest

Oggi ho trascorso un pomeriggio davvero davvero piacevole con una persona alla quale sono tanto affezionata, Alex.
Mi è passato a prendere in macchina, abbiamo parcheggiato a Termini e siamo andati in centro a zonzo. Lo so, una cosa da pazzi, con tutta la gente che c'era...
A Termini abbiamo preso la metro... c'era veramente un kasino di gente! "Speriamo di riuscire a prenderla...". Ce l'abbiamo fatta... ed a Piazza di Spagna siamo usciti. Alex doveva vedere se trovava un regalo alla Energie, in Via del Corso... sì, proprio nella via più affollatta in questo periodo. Divertita, dico: "Ok, andiamo". Via Condotti, Via del Corso: Energie. Nulla da fare, non c'era quello che cercava. Usciamo e continuiamo fino a Piazza del Popolo, visitina alle bancarelle, poi... via da lì. Piazzale Flaminio, attraversiamo il Tevere... Cola di Rienzo. Continuiamo a camminare, chiacchierando del più e del meno. Arriviamo a Piazza Risorgimento, altra visitina ad altre bancarelle, poi... Ottaviano, gelato (grazie! :) ), giretto, metro. Questa volta riusciamo anche a sederci. Scendiamo a Termini. Giretto anche lì, alla fine usciamo e torniamo alla macchina. E mentre andiamo, do il regalo ad Alex: "Ma non dovevi... Però te l'ho fatto anch'io!". :P Ma come? Io non devo e lui sì? :P Un libro... :)))))))) Sono praticamente al settimo cielo. Che libro? Novecento di Baricco. Era tanto che dicevo che voglio leggere qualcosa di Baricco... grande, Alex! Infine, mi ha riportato a casa.
Davvero un bel pomeriggio. Nonostante siamo stati in mezzo a migliaia di persone, cosa che di solito mi fa esaurire ed innervosire parecchio, sono stata bene. Alex ed io camminavamo tranquilli, mentre tutto il mondo correva freneticamente intorno a noi. Ecco, la tranquillità ha governato questo pomeriggio. Non mi sentivo così a mio agio con qualcuno da tanto tempo. Abbiamo camminato, chiacchierato, riso, sorriso. Sì, sono stata proprio bene. :)
Grazie mille, Alex!

giovedì 18 dicembre 2008

lezione spassosissima

Ragazzi, che ridere oggi durante l'esercitazione di Relatività Generale...
H 12.00, aula 7. Siedo tra Riccardo e Francesco. Entra il nostro carissimo Leonardo.
Riccardo mi dice: "Ha la zip dei pantaloni aperta...". Oh mio Dio, è vero!!! In un nanosecondo la voce si sparge in tutta l'aula... tutti che iniziano a ridere come pazzi, ma cercano di trattenersi per non farsi vedere dal prof. Sto quasi per soffocarmi per trattenermi. Francesco mi dice che sono un infame perchè non glielo avrei dovuto far notare. Ma lo avrebbe notato subito... infatti il prof, appena inizia a scrivere alla lavagna, si sporca di gesso proprio in quella zona lì... giusto per mettere il tutto ancor più in evidenza!!!
"Questa sarà l'ora più lunga della mia vita", commenta Andrea. Ha proprio ragione!!! Ho la testa china sul foglio e, per prendere appunti, cerco di guardare solo la lavagna. Ma le risate non si possono trattenere... non con tutte le battutine che si bisigliano le persone. "Ragazzi, devo scrivere più grande?" - "No, ti devi chiudere la patta!!!". Meno male che non ha sentito... Francesco ed io ormai non ci possiamo neanche guardare tra di noi, altrimenti ricominciamo a ridere.
E non finisce qui! Mentre spiega, Leo rischia di cadere dalla pedana. Altre risate soffocate.
"Avete domande ragazzi? Vi vedo perplessi...". E ce credo!!! Prof, non avverti qualche corrente fredda in zone un pò intime? :P E per spiegarci un pezzo dell'esercizio, si appoggia al mobiletto vicino al muro in una posa alquanto sexy... e la patta si apre ancora di più. Mamma mia, ragazzi. Mi sono praticamente spiaccicata sul banco per non farmi beccare a ridere come una pazza. E così hanno fatto tanti altri. Chissà che s'è pensato quel poveretto...
Grazie Prof! Non dimenticherò mai come si risolve un problema sul trasporto parallelo! :P

mercoledì 17 dicembre 2008

on the window sill



Ancora una volta sono qui, seduta sul davanzale della finestra del bagno, con i piedi sospesi nel vuoto, al buio. A farmi compagnia, una candela, che gentilmente illumina questo foglio (altrimenti come c***o scrivo?), ed una sigaretta in bocca, per sentirmi un pò bohemien. :) Questa volta, però, qui fuori fa un freddo cane! Vorrei avere accanto qualcuno da abbracciare, per scaldare il mio corpo, e con cui parlare, per scaldare il mio cuore. Ma non un amante, un amico. Un amico che viaggi sulla mia stessa lunghezza d'onda, che capisca questo mio stile di vita... artistico, diciamo così. Una persona in mente ce l'ho. :) Sarebbe bello se lui ora fosse qui, seduto con me su questo davanzale, a parlare di tutto e di niente, a raccontarsi, a ridere, a sorridere. Oppure restare in silenzio ad ascoltare il mondo, passandosi questa sigaretta quasi fosse un segreto tra di noi.
Ed ora, qui, al buio, mi è tutto più chiaro (giuro che non mi sto facendo una canna!!!): io, che avevo occhi solo per Lui, Amore, che tanto mi ha fatto sospirare, ora rivolgo lo sguardo a Lei, Amicizia.
Grazie.

Mojito Football Club


C'erano state danze in riva al lago
per brindare al sudore.
C'era stato un profumo di menta,
di ghiaccio e di liquore.
E poi Miriam, delinquente,
non si serve da bere alla gente,
alchimie di sorrisi
dritti al cuore e alla mente.
Poi maglioni per terra e partita di pallone,
una sfida essenziale senza regole e religione,
tra noi bevitori di Mojito e i fumatori di Marijuana.
La squadra troppo vanitosa, troppo brasiliana.
E quella notte fu... Mojito Football Club!
C'era stata una fine, una scusa,
per finire in abbraccio,
con le mani unite sotto una cascata
di menta e di ghiaccio.
E Miriam, delinquente,
non si serve da bere alla gente,
alchimie di sorrisi
dritti al cuore e alla mente.
E quella notte fu... Mojito Football Club!
Bandabardò       

una giornata di sole

Finalmente ha smesso di piovere. Oggi è una bella giornata di sole, mite, con un cielo azzurro ancora non del tutto sgombro da nuvole. E' finalmente tornato il sereno. Ed il mio cuore è proprio come questo cielo: pian piano le nuvole di tempesta si stanno dirandando...
E gli eventi aiutano questo processo. I miei amici mi sono vicini, mi fanno ridere, mi distraggono, mi rendono felice. Molte persone, ognuna a modo suo, hanno collaborato a tirarmi su di morale, ad incrementare quell'autostima che si era perduta... Mi sono state dette tante cose carine in questi giorni ed ora le sto apprezzando. Grazie a tutti! ^^
Poco fa sono rientrata a casa dopo esser stata al corso di inglese. Entro in camera e sul mio letto trovo un pacchetto con un biglietto giallo: "per Claudia". Dentro c'è scritto: "Anche se parlo poco, so ascoltare e parlare di ogni cosa con chi mi sta a cuore. Se hai bisogno, sono sempre disponibile. Con affetto Claudia". Mi sono quasi commossa. ^^ E' stato un gesto davvero carino. E nel pacchetto? Un orsettino di peluche con il pigiama. Ed un sorrisone è apparso sul mio viso. :D
Ma anche prima di arrivare a casa... Dopo inglese, per tornare, passo sempre in una vietta dove c'è questa casina con giardino piena piena di mici. Passando, vedo un gatto tigrato steso al sole sul muretto. Mi fermo per accarezzarlo... e lui inizia a fare le fusa. Che cariiiiiino!!!! Ma non finisce qui. Gli altri mici che erano in giardino, vedendomi coccolare uno di loro, si avvicinano: 1, 2, 3... Alla fine mi ritrovo circondata da 6 gatti miagolanti in cerca di coccole. "Oh Dio, ora me li porto tutti a casa questi frugoletti!!!". Quant'erano teneri... :)

lunedì 15 dicembre 2008

Schrödinger

No, non mi riferisco al fisico noto come uno dei pionieri della meccanica quantistica... ma parlo di una micia: la micia di Fisica. A quanto si vocifera, l'hanno chiamata Schroedinger. E' troppo carina!!! Con il collarino rosa... è proprio tenera! E poi è così dolce. ^^
Oggi è stata divertentissima. Ero in aula 1 a seguire Falcioni, quando questa piccola micia entra in aula (cosa normale a Fisica perchè gira per tutto il nuovo edificio ^^ ). Falcioni la vede e le dice, sorridendo: "e te che ci fai qui?". La micia se lo guarda e gli risponde con un dolcissimo miagolio. Poi va via. Noi siamo tutti scoppiati a ridere. Che cariiiiiiina!!!!!!! ^^

slowly

Lentamente vado avanti. Sto migliorando: le pareti della mia camera non mi opprimono più (non quanto prima), il numero di sospiri che faccio al giorno diminuisce (almeno quelli dovuti alla vita sentimentale, perchè dall'altra c'è l'ansia universitaria che cresce esponenzialmente!). Non mi manca: non ero felice con lui, non mi sentivo apprezzata. Era palese che non gli piacevo, nè fisicamente, nè apprezzava il mio modo di essere: affetta da sindrome di Peter Pan, con la passione per i cartoni animati, i peluches e tutto quello che esprime tenerezza; così appassionata per la scrittura; un pò (tanto) svitata. Non gli piacevo. Ed io lo avevo idealizzato tantissimo. Quello che fa male non è il pensiero di averlo perduto (sto realizzando che non mi importa), ma aver perduto l'idea, il concetto che lui rappresentava (non perchè lo fosse, ma perchè volevo che lo fosse): la mia voglia di innamorarmi e sentirmi amata, così come sono, con i miei pochi pregi ed i miei tanti difetti; la voglia di aver accanto una persona con cui non debba recitare una parte, ma possa essere semplicemente me stessa, senza dover ambire alla perfezione, perchè per quella persona sono perfetta così. Ecco, quello che fa male è pensare che una persona così (probabilemente) non esiste. "La speranza è l'ultima a morire", è vero. Tra qualche tempo tornerò a sognare il principe azzurro. Ma per adesso, non riesco proprio a credere che possa esistere. Non per me.

domenica 14 dicembre 2008

party for Ary's b-day

Ragazzi, che serata!!! Fantastica! Mi sono divertita tanto (soprattutto mi sono distratta da una serie di sfortunati eventi... e Lemony Snicket non c'entra nulla!^^).
Serata tra Fisici, a casa di Daniela, Carmela ed Arianna per festeggiare il compleanno di quest'ultima. I presenti: le tre appena citate (ovviamente), Federica, io, Alex, Giulio, Francesco, Stefano e Mauro. Ed ognuno... doveva vestirsi ed imitare qualche personaggio di Fisica! Geniale! :) E chi imitavamo? Eccovi qui l'elenco:
Alex alias Barone (si è presentato vestito da dandy come non mai ed in mano il (mio) libro di programmazione);
Giulio alias Organitini (estremamente elegante);
Daniela alias Stella (dunque, più che vestita era Svestita);
Carmela alias Fabio C. ("su truvatu nu metudu!");
Mauro alias Clava (mio Dio, imitazione perfetta nel vestirsi e spt nel parlare!!!);
Arianna alias Mauro (anche per lei... imitazione niente male);
Federica alias Dore (per finta, perchè c'ha pisciato!);
Francesco alias Filippo M. (apprezziamo la sua forza di volontà nel girare per casa con costume ed infradito pur di entrare nel personaggio nonostante sia dicembre);
Stefano alias Santini (con la parananza: "Signorina, non mi faccia fare la fettina");
Claudia alias Gualtieri (con i jeans sporchi di borotalco: "gamma-uffi-uffi").
Per casa erano stati appesi palloncini ed affissi cartelloni con citazioni storiche dei professori finora avuti (e subiti!) ed anche un cartellone di regole:
1) chi non rispetta le regole lava i piatti;
2) chi non si è mascherato non beve;
2b) Stefano beve solo alcool!;
3) NON si contraddice mai l'assemblea occupante;
4) oltre le 23.30 si abbassano i decibel: i trasgressori verranno chiusi nel bagno con CLAVA;
5) è vietato l'uso degli applausi, è consentito l'uso del consenso di seconda specie;
6) limitare l'uso dei seguenti termini: "Mauro merda; battona; latrina";
7) è obbligatorio fare foto e video;
8) è SEVERAMENTE vietato pubblicare foto e video su facebook ed accatagliato;
9) finchè si è mascherati è obbligatorio comportarsi come il proprio personaggio;
10) chi si chiama GIULIO o GIOVANNI lava i piatti.

L'assemblea occupante.

Ma ovviamente... le regole sono fatte per esser violate, no? :p
Abbiamo riso come matti, è stato davvero divertente. Inoltre, cena buonissima preparata da Daniela e Carmela (brave, ragazze!). Insomma, serata pienamente riuscita. :D
That's all, folk!

venerdì 12 dicembre 2008

viva la vida


I used to rule the world
Seas would rise when I gave the word
Now in the morning I sweep alone
Sweep the streets I used to own

I used to roll the dice
Feel the fear in my enemy's eyes
Listen as the crowd would sing:
"Now the old king is dead! Long live the king!"

One minute I held the key
Next the walls were closed on me
And I discovered that my castles stand
Upon pillars of salt and pillars of sand

I hear Jerusalem bells a ringing
Roman Cavalry choirs are singing
Be my mirror my sword and shield
My missionaries in a foreign field
For some reason I can't explain
Once you go there was never, never an honest word
That was when I ruled the world
(Ohhh)

It was the wicked and wild wind
Blew down the doors to let me in
Shattered windows and the sound of drums
People couldn't believe what I'd become

Revolutionaries wait
For my head on a silver plate
Just a puppet on a lonely string
Oh who would ever want to be king?

I hear Jerusalem bells a ringing
Roman Cavalry choirs are singing
Be my mirror my sword and shield
My missionaries in a foreign field
For some reason I can't explain
I know Saint Peter will call my name
Never an honest word
But that was when I ruled the world
(Ohhhhh Ohhh Ohhh)

I hear Jerusalem bells a ringing
Roman Cavalry choirs are singing
Be my mirror my sword and shield
My missionaries in a foreign field
For some reason I can't explain
I know Saint Peter will call my name
Never an honest word
But that was when I ruled the world
Oooooh Oooooh Oooooh

Coldplay

torno subito

La mia autostima, un pò di tempo fa, si è presa una vacanza, lasciandomi un biglietto con su scritto: "Torno subito"... Sì, quel biglietto ormai sembra risalire al secolo scorso! E se anche avesse pensato di tornare, dati gli ultimi eventi, credo prolungherà la sua vacanza ancora per un bel pò...

mille pin e mille foto

Ho trovato questo scritto sul mio quaderno di quantistica. Non è opera mia, è uno di quegli scritti che mettono sulle copertine. Ve lo riporto perchè l'ho trovato davvero carino.
Ho deciso di non dimenticarmi di me. Per questo giro sempre con le tasche piene di fermagli, ogni cosa importante una clip colorata, una pin ad hoc e una foto ricordo. Cose che ritengo importanti per me, sia chiaro. Scatto una foto, la stampo e la "lego" ad un quaderno. Dentro, sulle pagine bianche ci scrivo la storia, ma solo dopo, molto tempo dopo. Le piccole e grandi emozioni, al cuore, si servono ancora fredde: c'è più gusto, ogni tanto.
Ora ho mille pin e mille foto - forse cento forse un milione - quasi tutte a colori.
Ne scatto solo poche in bianco e nero, ma sono quelle a cui tengo di più. Il bianco e nero non ti dice tutto, si limita a lasciarti un'idea, un graffio, una carezza. La chiave parziale e unica di un momento che hai vissuto. Il resto devi rivivertelo te.
Guarda questa. Quaderno blu, pin con ombrellone. C'è un muro scuro e due paia di scarpe da tennis bianche, appena lavate con la candeggina per l'ennesima volta, consumate alla punta degli alluci. Le scarpe sono appoggiate al muro, in verticale. Asciugano al caldo. A pensarci bene davanti alle scarpe c'era un mare di smeraldo ed il sole, alto al vertice, era di quelli che affannano il respiro. Era una casa mediterranea di un'isola mediterranea e tutto intorno c'era voglia di Mediterraneo. Trascorremmo un intero agosto completamente scalzi. Ma lui, sopra ai piedi nudi, dalle parti del cuore, aveva un cappotto spesso come le sue paure. Non ci capimmo mai. (Il cappotto non si vede perchè sta dietro all'obiettivo. Lui dentro al cappotto. Io dietro a lui. Dietro a me il mare di smeraldo. Sopra di noi il sole. Sotto il sole e davanti a noi le scarpe. Però a quelle scarpe, anche alle sue, ho voluto troppo bene).
E questa. Quaderno grigio, pin con ombrello. Una Pasqua di pioggia, io e lui (l'altro) alle Cinque Terre. Fotografammo l'arcobaleno. Faceva ancora un freddo cane, ci erano venuti i reumatismi, mangiavamo solo panini perchè avevamo finito i soldi. Ma stavamo bene: ci vuole molta fantasia a portarsi a casa un arcobaleno in bianco e nero. Forse è per questo che i suoi occhi me li ricordo ancora.
Quaderno fucsia, pin con automobile. A casa mia. Foto del divano. Questo che si vede spaparanzato sopra è il mio gatto nero fotografato mentre sonnecchia. Gatto indipendente, ogni tanto esce e se ne sta in giro, come molti gatti, in prevalenza neri come lui. Tutte le volte che una macchina bianca gli attraversa la strada fa gli scongiuri. Ma accelera, mica torna indietro o si ferma. Altrimenti lo tirano sotto. Il mondo dipende da che prospettiva lo guardi.
Quaderno antracite, pin con il mio nome. Questa foto tutta nera che pare voluta, è venuta così perchè mi ero dimenticata di togliere il copriobiettivo. Però l'ho fatta sviluppare ugualmente per ricordarmi che di cazzate se ne fanno tante nella vita. Qualche volta, se sai gestirle con genio, possono sembrare capolavori.
Quaderno verde, pin con scarponi. Questa foto tutta bianca, invece... Facciamo che è un particolare, fatto col macro, di una formidabile giornata in montagna, sui campi di sci. Anzi, facciamo che la butto via. Ci sono cazzate che per fortuna non hanno rimedio.
Ah, questa. Quaderno arancio, pin con isoletta e palma. Ero in barca. Una foto del mare. Come non so fare le fotografie... No, non è che è venuto mosso. Era proprio così, quel mare. Se fosse stato piatto sarebbe venuta una foto piatta. Credo che non l'avrei fatta.
Quaderno rosso, pin con Miss Mondo. Questo invece è un autoscatto: sono io con il mio nuovo ragazzo. Non si vede niente oltre a me? Appunto. Prima o poi passerà pure qualcuno di lì...

Gino e Michele

giovedì 11 dicembre 2008

strength

Per fortuna questo 2008 sta per volgere al termine. E' stato una schifezza e continua ad esserlo...
Ne ho fatte di scelte sbagliate... e l'ultima risale a circa un mese fa: esattamente il 25 ottobre. Mi sono ributtata tra le braccia di un ragazzo a cui palesamente non piacevo, che mi aveva lasciata la prima volta dicendomi che per me non impazziva. Ed io cosa ho fatto quando è tornato? Sono caduta ai suoi piedi, ignorando il mio orgoglio che gridava "Lascialo andare! Ha avuto la sua occasione!". Questo è semplicemente masochismo! A quanto pare, il mio orgoglio è di gran lunga più saggio di me.
E va beh... ormai è andata così! Ho imparato un'altra lezione. Però, quanto fa male... Ma devo essere forte...
Il mio errore è stato anche voler crederci per forza, voler credere a tutti i costi che questa storia sarebbe decollata... seeeeeeh! S'è visto! Povera illusa... Devo sopprimerlo questo mio lato romantico: per un (bel) pò, devo metterlo a tacere!
Prima mi era preso lo sconforto, avrei voluto avere mio fratello qui con me... ma è lontano Km... così l'ho chiamato. E poi ho parlato anche con Mommo. Mi sono sfogata e sembrava stessi meglio. Ma appena mettevo giù il telefono, mi riprendeva la tristezza. Ripensare a quello che mi ha detto: "Devo raccontarti una cosa" e quello che mi ha raccontato è stato come un pugno nello stomaco, che stavolta non sono riuscita ad incassare (maledetto, stupido stomaco di pastafrolla che mi ritrovo!). Così, mi sono messa su Msn a chattare con gli amici. Mi sono stati tutti vicini: Stefano, Daniela, Carmela, Federica... e soprattutto, the last but not the least, Alex. Il solo parlare con lui mi ha aiutato tanto. L'ho contattato in un momento di crisi totale e mi è stato ad ascoltare, mi ha calmato, mi ha fatto distrarre... non so davvero come ringraziarlo per questo, è un angelo!
Perchè queste cose sono così: appena ti ritrovi in una stanza, sola, si ingigantiscono... in più fuori diluvia e ciò fa sembrare tutto più triste e malinconico... Queste quattro mura mi opprimevano, non riuscivo a stare qui. Sarei voluta uscire, ma non ho potuto. Ed Alex mi è stao virtualmente vicino. Ancora tante grazie!
Ed ora sono qui, a scrivere. Ormai calma: respiro lento, battito regolare...
Basta così. E' finita. Voltiamo pagina. Da domani inizia un nuovo capitolo della mia vita.
Devo essere forte.
Io sono forte!


Non è forte colui che non cade mai, ma colui che cadendo si rialza.
W. Goethe


Quel che non mi uccide, mi rende più forte.
F. Nietzsche

Dunque... diventerò ancor più forte. :)

sabato 6 dicembre 2008

learn you inside out

See my feet on the ground
But it feels like the worlds gravity drowned
When I'm with you I'm high

Instead of hiding my face
My minds in your eyes
Can your love embrace
Me as I am

In the silence you stare at the world
Your eyes are screaming to be heard
I want to learn you inside out

Time isn't on our side
All we have now
For the rest of our lives
Let's stay up all night

In the silence you stare at the world
Your eyes are screaming to be heard
I want to learn you inside out

All that changes is time
Can't keep you inside of me
You're out of my mind
I wear you on my sleeve

In the silence you stare at the world

your eyes are screaming to be heard
I want to learn you inside out

I see all that you want to be
Look into your soul
Looking right back at me
I want to learn you inside out
Lifehouse       

sabato 29 novembre 2008

il poeta vagabondo

Scavando nei meandri della mia memoria, ho ricordato questo strano e piacevole incontro.
Era mattina e stavo andando a scuola a piedi (come ogni mattina). Facevo il terzo liceo. Se non ricordo male, era poco dopo l'episodio di quando Alessandra, la mia migliore amica, è stata investita. Ecco perchè stavo andando a scuola da sola (lei era a casa a riprendersi). Stavo passando sotto il ponte della ferrovia, vicino alla stazione, proprio dietro la mia scuola. Dall'altro lato, in senso opposto, veniva un vagabondo. Era sulla cinquantina, alto 1.70 circa, paffuto, con una folta barba grigia e pochi capelli brizzolati ed arruffati. Indossava un paio di jeans consumati, scarpe marroni, un maglione blu ed un lungo cappotto grigio. Si trascinava dietro un'enorme busta azzurra. Un vagabondo come un altro. La cosa che però mi incuriosì era che questo vagabondo, camminando, ogni tanto si fermava, poggiava la busta, metteva le mani in tasca e ne tirava fuori un blocchetto ed una matita. Scriveva qualcosa e poi riprendeva il suo cammino. Altra cosa che mi colpì era l'espressione serena sul volto di quest'uomo. Ricordo che quando mi passò vicino, i nostri sguardi si incrociarono e lui, con un enorme sorriso, mi salutò con un sonoro "Buondì". Gli sorrisi di rimando e risposi al saluto. Questo incontro mi mise di buon umore per tutto il resto della giornata.
Il giorno dopo e quello dopo ancora non vidi il vagabondo, nè mi aspettavo di incontrarlo ancora. Ed invece, il terzo giorno da quel primo incontro, lo rividi di nuovo. Stessi vestiti, stessa busta, stessa espressione sul viso. Ancora una volta, incrociandomi, mi salutò con simpatia ed io risposi al suo saluto.
Il giorno dopo lo incontrai di nuovo. Era fermo a scrivere. Passandogli vicino, lo salutai per prima. Lui alzò lo sguardo e, sorridendomi, disse: "Buondì, signorina. Capita al momento giusto. E' stata scelta come pubblico della lettura di una mia poesia or ora conclusa. Mi concede questo onore?" - e concluse facendomi un mezzo inchino. Come avrei potuto rispondere di no? Divertita, risposi: "Volentieri." Tanto ero in anticipo per scuola... La poesia che mi lesse (purtroppo) non la ricordo esattamente. Ricordo che parlava di un pescatore. Un giorno egli salpò per non far più ritorno. La poesia esprimeva lo strazio della famiglia del pescatore, del dolore della sua amata. Ma il poeta immaginava che quel pescatore non era morto, ma continuava a navigare i mari ed era un uomo libero e per questo felice. Una poesia bellissima, in una forma sublime. Rimasi affascinata dall'abilità di quel vagabondo. "Cosa ne pensa?" - mi chiese. "Io... - non sapevo come spiegargli quanto quella poesia mi avesse emozionato - credo che sia semplicemente stupenda." - "La ringrazio, signorina. E' sempre bello avere un pubblico come lei. Arrivederci e continui a donare il suo sorriso alle persone." E riprese il suo cammino. Rimasi a guardarlo andar via, con la sua busta azzurra ed il suo cappotto grigio, senza parole. "Arrivederci" - sussurrai.
Non ho più rivisto quel vagabondo...

seven


Pensate mai alle strane, piccole, a volte insignificanti coincidenze della vita? ... E' divertente! :)
Poco tempo fa mi sono accorta che alcune cose nella mia vita sono legate al numero 7. Tutto ciò mi è venuto in mente quando ho ritrovato un piccolo oggettino di legno a forma di 7 (probabilmente regalatomi quando compii 7 anni). Poi... ho pensato che ...
7 è uno dei miei numeri preferiti;
ho 7 piercing... tutti sulle orecchie, ma sono ben 7! :P ;
vivo a Roma, che ha 7 colli;
sono di Pescara... contate le lettere di questa città... :) ;
il mio nome è composto da 7 lettere... come anche il mio cognome;
sono nata nel 1987... e se fate la somma delle cifre della mia data di nascita (26/9/1987) viene un multiplo di 7;
il mio migliore amico è nato 7 giorni dopo di me;
Maurizio mi chiama Sette (come un personaggio di Star Trek);
Mommo mi chiama Nana (che in giapponese significa 7)...
Divertente, non trovate?

lasciarsi andare

Come una foglia d'autunno,
che, debole, abbandona il suo albero
e dal vento si lascia trasportare,
chissà dove...
Come un ciottolo in un fiume,
che cerca di restar fermo sul fondo,
ma la corrente lo trascina,
e lentamente, con un pò di riluttanza,
si lascia spingere e trasportare,
chissà dove...
Il viaggio è così piacevole,
che non importa dove andrai,
quando arriverai.
Goditi questa nuova esperienza,
assapora i profumi, gli odori,
contempla i paesaggi,
apri il cuore a nuove emozioni,
vivile,
così come vengono.
Saper lasciarsi andare...
Può far paura,
ci si può far male...
ma, Dio, quanto ne vale la pena.

ispirazione... bentornata!

Sì, a volte mi lascia così, all'improvviso. Ed io che resto come un ebete di fronte a fogli bianchi che non mi dicono nulla. Fin quando non torna... e si ricomincia a buttar giù parole, pensieri, molte volte sconnessi :P , a volte profondi. Ad inventar storie, a giocar con la fantasia. Ispirazione... quando non c'è, ne avverto forte la mancanza. Ed ogni volta che ritorna... è un'emozione indescrivibile: avvertire una strana forza dentro, un formicolio nelle mani, la mente che elabora... ad a volte svegliarsi in piena notte, perchè devo scrivere tutto quello che il mio cervello macina, prima che sia tutto dimenticato... perchè a volte sono così tante le idee...
Cara ispirazione... bentornata, amica mia! :)

martedì 18 novembre 2008

quasi annegata

Avevo 8 anni circa ed ero in vacanza a Cirò Marina (Calabria) con Mat, Papone, la sua compagna (Angela) e parenti. Era una giornata grigia, nuvolosa, il mare era mosso. Gli uomini erano usciti in barca per pescare e le donzelle erano rimaste in spiaggia. Papone, prima di andare, mi disse: "Claudia, mi raccomando, non fare il bagno che oggi è pericoloso. " - "Sì, Papà..." ... come no! Già il solo aver detto "non fare" era per me un invito a nozze a fare esattamente i contrario. ;P In più, metteteci che ero una bimba spericolata... vedere cavalloni alti 2-3 metri era una cosa spettacolare. Ricordo che guardavo queste onde affascinata e la voglia di sguazzarci cresceva e cresceva e cresceva... Così ho iniziato a martellare Angela affinché mi desse l'ok (che bimba malefica! ;P ). Esasperata, Angela mi diede il permesso di fare il bagno perchè con me sarebbe venuta sua cognata, Katie. Evviva! Si va in acqua! "Appena arriva l'onda, afferra la mia man0" - mi disse Katie. Ooook. Entriamo in acqua. Dopo un paio di metri, il mare era già parecchio profondo, quindi... non toccavo. Restiamo a galla così, vicine. Dopo un pochino arriva un'onda immensa... 3... 2... 1... pluf! Non c'ho capito più nulla! Ricordo di aver per un attimo afferrato la mano di Katie... ma poi mi è scivolata via... ed io... trascinata giù dalle onde. L'ultimo ricordo che ho è di me sul fondo. Mi rendevo conto di essere lì, ma non reagivo. Io stavo bene, è come se non avessi avuto bigogno di ossigeno... ero quasi in dormiveglia... chiaramente non stavo capendo un c***o! Poi... più nulla. Mi sono risvegliata distesa sulla spiaggia, sputando acqua, tornando a respirare, apprezzando, gustando quella boccata di ossigeno, l'ossigeno che mi era mancato, e capire quanto è vitale. Riempire i miei polmoni d'aria ed avvertire quanto mi era mancata... Inspira... espira... tossire, perchè l'acqua salata brucia nella gola... e tornare ad avvertire il proprio corpo...
Poco dopo è tornato Papone: "Hai fatto la brava bambina?" - "Sì, Papà." ;P

grave!

E' una cifra che non aggiorno questo mio blog! Non va bene, non va per niente bene!!!! :( Ho tante cose da dirvi, ma poco tempo per scriverle (studio, protesta ed altri impegni... non ho un secondo in cui posso sedermi alla scrivania, impugnare una penna e dedicarmi alla scrittura...) e spt... continuo ad avere problemi tecnici di connessione... :( Spero di risolverli al più presto...
Per ora, vi lascio con qualcosa che ho scritto un pò di tempo fa e che non avevo ancora pubblicato.
Spero di tornare presto a raccontarmi un pò di fatti miei... ;P
That's all, folk!

domenica 2 novembre 2008

la protesta continua

Siamo sempre di più a scendere in piazza... facciamo sentire le nostre voci!!!
Ci bloccano il futuro, blocchiamo le città
questa è la risposta dell'università!
Tanti slogan, tani cori, tante persone unite in questa lotta... sempre più persone che appoggiano la nostra causa. Ed il mio cuore si riempie di speranza: qualcosa può essere fatto, questa Italia può essere cambiata. :D Certo, poi ci sono certi episodi che ti riportano con i piedi per terra... tipo... lo scontro del 29 ottobre a Pizza Navona... una vergogna! Questi idioti del blocco studentesco (che si definiscono studenti... ed hanno la media di 35 anni...) che hanno picchiato qualsiasi persona si parasse loro davanti perchè dovevano conquistare la testa del corteo. Gli studenti medi nel panico. E molti universitari sono rientrati in piazza per recuperare gli studenti medi e portarli via da lì. E quindi c'è stato lo scontro. E la polizia? Ahahah (risata amara). Guardate: video Anno Zero. Che schifo! E quando vedo certe cose, penso: ma in che Paese di m***a vivo? E ci definiamo anche civiliazzati... come no! Bah!
Cmq, la protesta ha anche molti momenti divertenti. Come la maratona non autorizzata di ieri a Via del Corso. E' stato troppo divertente!!! Siamo partiti da Piazza Venezia e siamo arrivati a Piazza di Spagna, passando per Piazza del Popolo. Eravamo una sessantina di ragazzi, tutti con le pettorine con scritto "No 133" a correre, a cantare... :D Il primo ad arrivare è stato Alex. :D Abbiamo fatto la "premiazione" sui gradini di Trinità dei Monti. Alex è stato premiato come "ricercatore" (con tanto di fascetta e di spumante) ed alle sue spalle c'era uno striscione con su scritto "Solo 1 su 1000 ce la fa". Ragazzi, è stata una genialata. Grandissimo Fabio che ha avuto l'idea e grandissimi tutti quelli del gruppo maratona che l'hanno organizzata così bene (tra cui anch'io, ma ho contribuito poco^^). La sera, poi, festa a Fisica e a Chimica. C'era un sacco di gente. E noi eravamo organizzatissimi, con un servizio d'ordine efficientissimo. ;P
Che bello essere rivoluzionari. ^^
Miei cari lettori... Hasta la victoria SIEMPRE!

domenica 19 ottobre 2008

certo che sono complicata... ^^

Che strano. Più vado avanti e più mi rendo conto che non ti ho affatto dimenticato. Hai lasciato in me un segno abbastanza marcato. Lo ammetto solo ora perchè prima non me lo ha permesso il mio orgoglio. Vedendoti andar via, è rimasto ferito soprattutto il mio orgoglio. Ed è grazie a lui che non ho sofferto, me lo ha impedito. Ora che si è placato, non soffro, però... avverto che mi manchi. Che poi... cosa mi manca di te? Mi rendo conto che non ti conosco granchè. Avrei voluto conoscerti, conoscere il tuo mondo, quel mondo che non vuoi mostrarmi. Posso solo immaginare come sei, estrapolarlo dai tuoi gesti e da quel poco che mi dici. Forse è proprio questo alone di mistero che ti circonda che ti rende così affascinante ai miei occhi. Può darsi che io ti abbia idealizzato così tanto che conoscnedoti meglio (se mai me lo permetterai) ne resti delusa... chissà! Io so solo che con passo felpato, in modo silenzioso e senza che io me ne accorgessi sin da principio, ti sei insinuato nei miei pensieri ed ora... non riesco a lasciarti andare...
In questo periodo sto bene, finalmente ho trovato un pò di pace, che mi è mancata in questo 2008. Però... sono felice? E' una domanda a cui non so ancora dare risposta. Non sono triste... ma proprio felice? Potrei quasi dire di sì, ma avverto che c'è ancora qualcosa che mi manca per sentirmi completamente felice. Devo ancora capire cosa... Quindi, per ora: sono felice? Abbastanza. ^^

sabato 18 ottobre 2008

astonished

Che bello sapere che ci sono persone che riescono a capirti così, al volo. Voglio dedicare questo post ad un ragazzo che è riuscito a stupirmi, con semplicità e naturalezza, e mi ha donato un sorriso. Grazie, Stefano! ^^
Qualche giorno fa, chiacchierando con lui su msn, sono rimasta stupita da ciò che mi ha scritto. Parlavamo del più e del meno. Scrivevamo di ragazzi/e ed io ho scritto che avevo attualmente la mente occupata da qualcuno. Stefano mi ha subito chiesto chi fosse questo qualcuno. Gli ho semplicemente scritto cosa facesse questo ragazzo (non gli ho scritto il nome, nè l'ho descritto), che lui lo ha immediatamente "identificato". A questo punto la mia domanda è sorta spontanea: "E te come lo sai?". E la sua risposta: "Ti ho vista un attimo accanto a lui ed avevi lo stesso sorriso di quando stavi vicino a Luca, quando eravate ancora insieme. Un sorriso radioso, gioioso." Il suo spirito di osservazione mi ha quasi commosso. Come spiegarvi la sensazione che ho provato nel leggere queste parole? Una bella sensazione. Sia per il fatto di essere capita, sia per il fatto in sè. Cioè, era un pò che non mi chiedevo come gli altri mi vedono, se triste o felice. Che immagine di me trasmetto agli altri? Non me lo chiedo troppo spesso. E, forse, trasmetto un'immagine serena. Forse sto riacquistando quell'entusiasmo che tempo fa mi caratterizzava... ^^

Zürich

Il week-end dell'11 e 12 ottobre sono stata a Zurigo (ve lo racconto solo ora perchè ho avuto qualche problema tecnico con il pc...). E' stato un week-end bellissimo!!!
Tutto inizia alle 2.00 dell'11 ottobre. Sveglia, doccia bollentissima, ultimi preparativi e sono uscita per andare a Tiburtina. Da lì, alle 3.45, sono partita con il pullman per Fiumicino. Alle 4.30 ero già lì. Faccio il check-in in due secondi e... ora? L'aereo era alle 6.50... Così, ho iniziato a vagare per l'aeroporto... deserto!!! Regnava un silenzio surreale, pareva di essere in un luogo fuori del tempo... Finalmente, alle 6.20 il mio gate ha aperto ed è iniziato l'imbarco... mentre decollavamo, il cielo iniziava a schiarirsi... e dall'alto ho visto l'alba. E' stato uno spettacolo: questa immensa distesa di nuvole, liscia e morbida a vedersi, improvvisamente investita dalla luce del sole, che, timido, si alzava all'orizzonte... woooow!!! Il volo è stato bello. La Swiss International ti tratta proprio bene: stuzzichini, bibite e... immancabile cioccolato svizzero. :D
Alle 8.30 sono arrivata all'areoporto di Zurigo... e finalmente ho rivisto il mio fratellone! Da lì, abbiamo fatto un salto alla sua micro-casa :D (davvero troppo carina per me!) a lasciare le mie borse. E poi... via!, in giro per Zurigo. Mat mi ha portato a vedere l'ETH (dove lavora) e lì mi ha dato il regalo per il mio compleanno: una borsa con un pannello solare! E' geniale! Così posso caricare cellulare, lettore MP3 e quant'altro con l'energia assorbita dalla borsa. WOW! Fantastico!!!
Poi... Zurigo è troppo graziosa. Che carina. Ci sono tanti edifici del '900, tutte le case hanno il tetto a spioventi, strade pulitissime... ci sono un fiume ed un lago, tanto verde... quanto mi sono emozionata! E poi... sono stata anche fortunata climaticamente parlando: temperatura mite, sole un pò velato da nuvole... perfetto! Ed il periodo? Il migliore: l'autunno. Così pieno di colori: questi verdi, gialli, rossi... che bellissimo!!! (Scusate l'errore, ma non c'è altro modo per dirlo. ;P ). La città ideale per una pseudo-scrittrice come me. :D
Abbiamo visitato il centro (pieno di ristorantini ed abbiamo mangiato specialità zurighesi), il museo nazionale, qualche chiesa, il quartiere inn (wow!) ed abbiamo fatto una passeggiata lungo il lago fino a giungere al giardino cinese... che silenzio, che pace, che tranquillità! Ragazzi, un mare di emozioni mi ha investita... :D E poi, con Mat accanto, è stato tutto più divertente. :D Mi manca, tantissimo.
Sabato sera siamo andati ad una festa a casa di amici... erano tutti geologi dell'ETH, per lo più francesi. Tutti carini e gentilissimi. Un ragazzo era particolarmente carino con me (ed anche carino di suo... ;P ): Ben. Davvero gentile e simpatico, che ha tentato di insegnarmi canzoni in francese... invano! ;P Mi sono divertita e sono felice per Mat che ha così tante belle persone intorno.
La sera, verso l'una, tornando a casa, abbiamo visto una volpe! Così, nel centro della città. No, non ero ubriaca, era davvero una volpe! Che carina! ^^ Zurigo sembra la città dei miei sogni! :D
Domenica sera alle 20.30 avevo il mio volo per Roma... andando in aeroporto si vedeva che Mat era un pò giù: era diventato più freddo ed anche un pò acido nel parlarmi. E' fatto così. E ciò mi ha fatto sorridere. Grazie per lo splendido week-end, fratrellone! ^^
Anche il volo del ritorno è stato piacevole. Dall'alto, di notte, le città sono davvero belle... si vedono queste immense distese nere in cui, qua e là, ci sono delle macchie dorate... sì, proprio così, dall'alto le città sembrano fatte d'oro: le strade sono filamenti di oro giallo che si intrecciano tra loro e le luci delle case sono pepite di oro bianco disseminate un pò qui ed un pò lì. Che meraviglia. Arrivata a Fiumicino, ho preso il treno e sono tornata a Roma.
Un week-end, un viaggio breve, che però mi ha regalato tante emozioni. Forse sono io che mi emoziono con poco... chissà! :D

parlami di te


Volgi gli occhi a me e parlami.
Raccontami il tuo passato,
confidami le tue paure.
Parlami e dimmi chi sei.

il dinosauro si è svegliato


C'era un tempo in cui la scuola era libera e serena
poi è arrivata la Gelmini e c'ha messo una catena.
Oh istruzione non piangere perchè
noi studenti bloccheremo questa 133.

Tempo fa il ricercatore era libero e sicuro
poi coi tagli di Tremonti ora c'ha le pezze al culo.
Oh Ricerca non piangere perchè
se cacciamo anche Tremonti salveremo pure te.
Ieri al corteo a Roma eravamo TANTI: COBAS, maestri, studenti liceali ed universitari... migliaia di persone che hanno sfilato per le strade di Roma fino a giungere al MIUR. E neanche la pioggia ha arrestato la nostra marcia, tanto siamo inkazzati per questa Legge 133. Finalmente anche gli Italiani iniziano a lottare per qualcosa di più serio di una partita di calcio. E, nonostante il pessimismo di molti, noi giovani crediamo in questa lotta, ci crediamo davvero e siamo pronti a lottare e ad arrivare fino in fondo a questa storia! E questo non può che riempirmi di speranza... forse questa Italia possiamo cambiarla, forse non è ancora tutto perduto... ed il compito spetta a noi giovani, siamo noi che dobbiamo rivoluzionarla questa Italia! Ed allora... facciamoci sentire!!!

Hasta la victoria SIEMPRE!

giovedì 9 ottobre 2008

auguri, Marco!

Miei cari lettori (se ci siete! ;P ), per non far torto ad alcun mio amico, oggi è bene che dedichi questo post a Marco (e non lo faccio per dovere, ma lo faccio con piacere :D ). Soprattutto... per farmi perdonare della dimenticanza: oggi l'ho incontrato all'università e non gli ho fatto subito gli auguri... :S meno male che c'è stato il mio mitico planner a ricordarmi che giorno era oggi... :D
Dunque, per l'occasione speciale, dedico questa poesia indiana a Marco, sperando apprezzi:
Non ti auguro un dono qualsiasi,
ti auguro soltanto quello che i più non hanno.
Ti auguro tempo, per divertirti e per ridere;
se lo impiegherai bene, potrai ricavarne qualcosa.
Ti auguro tempo, per il tuo Fare e il tuo Pensare,
non solo per te stesso, ma anche per donarlo agli altri.
Ti auguro tempo, non per affrettarti e correre,
ma tempo per essere contento.
Ti auguro tempo, non soltanto per trascorrerlo,
ti auguro tempo perché te ne resti:
tempo per stupirti e tempo per fidarti
e non soltanto per guardarlo sull’orologio.
Ti auguro tempo per toccare le stelle
e tempo per crescere, per maturare.
Ti auguro tempo, per sperare nuovamente e per amare.
Non ha più senso rimandare.
Ti auguro tempo per trovare te stesso,
per vivere ogni tuo giorno, ogni tua ora come un dono.
Ti auguro tempo anche per perdonare.
Ti auguro di avere tempo,
tempo per la vita.


Tanti auguri, saggio nonno puffo! ;P

sabato 4 ottobre 2008

dimmi di te

Vi trascrivo una mail che mi è arrivata tempo fa per caso, da un ragazzo che non conosco, ma che il destino vuole che si chiami Alessandro (uno dei nomi che mi piacciono di più) e per sbaglio abbia inviato a me questa mail bellissima. Eccola qui:


Non sono molte le cose che so di te, come la Luna tondeggi sulle mie notti, rischiari i miei pensieri e poi si allontani quando riaffiora l'alba... di dove sei?


La luce di un mattino non è che acqua di Venere per un cuore innamorato, che si terge di bellezza solare, nella speranza di un pianeta lontano... da lontano cerco di ascoltare una voce... sarà la tua?


Di voce in voce il tempo passa e scompensa gli attimi favorendo i giorni che divengono anni... di eterno resta solo la melodia di un attimo, un suono tenue ed armonioso, leggero come una piuma che accarezza il cielo...


Mi chiedo se anche te ascolti lo stesso suono, se guardi lo stesso cielo, se sogni il mio stesso sogno.

Dimmi di te,
che sosti lontana e silente
dalle mie parole.
Di te che sei assente,
ma sei presente ogni ora
all'ombra dei miei silenzi...
Dimmi delle cose in cui credi,
delle cose che pensi.
Dimmi di quegli attimi
che incosciamente chiamasti "amore".

Dimmi delle tue attese,
dei tuoi sorrisi.
Dimmi dei tuoi occhi
che guardano lontano,
di quando speri che tutto passi in fretta,
di quando vuoi che il cielo tocchi
la tua mano.

Prima che il tempo lo allontani,
questo cielo
che abbiamo inventato per volare insieme,
dimmi di te,
quel che vorresti,
ciò che ti appartiene.
Io ti ascolterò,
ascolterò nel buio
la tua voce accesa
come una luna che balla sui rami
casta e luminosa.
Ascolterò i tuoi pensieri,
le pagine che hai scritto sul tuo cuore.
Dimmi di te,
degli attimi che chiamasti "amore".

eye of the tiger


Risin' up, back on the street
Did my time, took my chances
Went the distance, now I'm back on my feet
Just a man and his will to survive

So many times, it happens too fast
You change your passion for glory
Don't lose your grip on the dreams of the past
You must fight just to keep them alive

It's the eye of the tiger, it's the cream of the fight
Risin' up to the challenge of our rival
And the last known survivor stalks his prey in the night
And he's watchin' us all in the eye of the tiger

Face to face, out in the heat
Hangin' tough, stayin' angry
They stack the odds 'til we take to the street
For we kill with the skill to survive

It's the eye of the tiger, it's the cream of the fight
Risin' up to the challenge of our rival
And the last known survivor stalks his prey in the night
And he's watchin' us all in the eye of the tiger

Risin' up, straight to the top
Have the guts, got the glory
Went the distance, now I'm not gonna stop
Just a man and his will to survive

It's the eye of the tiger, it's the cream of the fight
Risin' up to the challenge of our rival
And the last known survivor stalks his prey in the night
And he's watchin' us all in the eye of the tiger

The eye of the tiger

Armel Bent   

che tajo!

Ragazzi, la giornata di ieri è stata troppo bella!!! :D
La mattina sono andata all'università. Voi direte "che palle!", ma a me piace, non solo per i corsi interessanti che sto seguendo, ma anche per il piacere di stare con i miei colleghi. :D Sono arrivata in aula, tutti a fare gli auguri ad Alex, a ridere, a scherzare...
Dopo lezione, Alex, Giulio, Mauro ed io siamo andati al Village ed Alex ci ha offerto un coffee (grazie! :D ). E sono stata davvero benissimo! Grazie ragazzi, siete mitici! E' troppo bello passare il tempo con loro... mi fanno divertire un sacco.
Poi ci ha raggiunti Sax e poco dopo lei ed io siamo andate al Cus. Io ho consegnato il mio transponder... ciao Cus! :( Dopodichè Sax è andata ad allenarsi con gli altri (che nel frattempo erano arrivati). Quindi, sono andata a casa... e sono riuscita. ;P
Mi sono incontrata a Melbook con Carmy e Dani per comprare un pensierino ad Alex: un profumo. La marca: pigreco. Ihihih! Per pranzo sono tornata a casa... e poi di nuovo fuori!
Sono andata a lezione d'inglese. Lezione con la nuova teacher, Carol. Non male. Sono soddisfatta. Sto migliorando. :D Poi, di nuovo a casa a preparare il bigliettino per Alex (semplicemente geniale!), chiacchierata su msn con qualche amico, e poi... FINALMENTE... primo allenamento di volley!!! :D E' stato... semplicemente... FANTASTICO!!!
Sono arrivata davanti alla palestra e, mentre legavo la bicicletta, è arrivato Simone (il "co-coach", come direbbe Sax ^^). Davvero simpatico. ^^ Poi è arrivata una ragazza, Simona. E ci siamo troppo tajate!!! Che ridere! Alle 20 abbiamo iniziato ad allenarci: corsetta, lanci, palleggi, attacco e difesa... Una mezz'oretta di riscaldamento e poi... un'ora di gioco!!! WOW!!! Mi sono divertita tanto. Mentre si giocava, si rideva e si faceva tanto, tanto kasino!!! Il coach, Valerio, è un tajo! Troppo divertente. :D Che bello!!! Non vedo l'ora di riandare mercoledì. Quando sono uscita pioveva. Ed anche se sono arrivata a casa fradicia, è stato troppo bello pedalare sotto la pioggia. :D Mi sono fiondata a casa, panino al volo, doccia a velocità supersonica e sono di nuovo uscita. (Non mi sono fermata un attimo!!!).
Eravamo Alex, Carmy, Dani, io, Laura, Marco, Riccardo e due amici loro. Siamo andati all'Hera-Hora. E, udite udite, mi sono presa una birra (una Menabrea 0.2 L). Da pazzi!!! Abbiamo anche brindato con il prosecco... non potete capire!!! Dopo due minuti... ero già brilla! Avvertivo la lucidità che mi abbandonava... Ihihih!!! Le risate che ci siamo fatti... :D Usciti da lì, giretto per San Lorenzo e poi siamo andati a sederci in piazzetta. Ad ogni cazzata che si diceva, si rideva. Che tajo! Verso le 3 sono tornata a casa. E giuro che non sono riuscita! ;P
Che bella giornata! Le giornate così mi mettono la carica. :D
That's all, folk!

venerdì 3 ottobre 2008

auguri, Alex!


Tanti auguri a te,
tanti auguri a te,
tanti auguri ad Alessandro,
tanti auguri a teeeeeeeee!!!!!!!


Dedico questo post ad un ragazzo per me splendido che oggi compie 21 anni. Un ragazzo che considero un grande amico, a cui voglio un mondo di bene e che ringrazio per essermi vicino nei momenti difficili. Il collega universitario che rallegra i momenti di pausa e l'amico con cui passare una bella serata di divertimento. Il ragazzo con cui fare discorsi profondi ed il burlone con cui ridere e giocare.

Grazie di esserci, Alex!

AUGURIIIIIIII!!!!!!!!!!

mercoledì 1 ottobre 2008

Gabriel


I can fly
But I want his wings
I can shine even in the darkness
But I crave the light that he brings
Revel in the songs that he sings
My angel Gabriel

I can love
But I need his heart
I am strong even on my own
But from him I never want to part
He's been there since the very start
My angel Gabriel
My angel Gabriel

Bless the day he came to be
Angel's wings carried him to me
Heavenly
I can fly
But I want his wings
I can shine even in the darkness
But I crave the light that he brings
Revel in the songs that he sings
My angel Gabriel
My angel Gabriel
My angel Gabriel

Lamb

domenica 28 settembre 2008

giorni di vacanza

Buongiorno a tutti!
Oggi è il mio ultimo giorno di vacanza... domani si ricomincia con l'università. E... devo dire che non mi dispiace. Sono abbastanza carica per questo terzo anno. :D
Che dirvi? Questi due giorni sono stati davvero carini. :D
Il 26 ho cazzeggiato tutto il giorno. :D Un pochino di malinconia si era impossessata di me. Questo è il mio primo compleanno senza Mat... che strana sensazione (nasce da una distrazione... :D ). Però, recupererò andando a Zurigo il prossimo week end o quello dopo ancora. Gli manco al mio fratellone. Mi chiede sempre quando vado... Arrivo, Mat!!!!!
A pranzo sono stata a casa e sono stata a parlare con Carlo. Che tajo! E' proprio un grande. Il pomeriggio ho messo un pò in ordine camera (un pò... resta sempre un kasino! ;P ), poi sono andata a prendere la torta per la sera (una torta mimosa... che buona!!!). Alle 19.45 Sax viene da me ed insieme andiamo a Via Ceneda a ritirare i moduli di iscrizione per volley. Che tajo l'allenatore! ;P Poi, siamo tornate da me, pizza dal Barrocciaio e poi tutti da Antonio. Eravamo Sax, io, Antonio (ovvio! ;P ), Luca, Anna&Andrea, Fabio, Daniele, Luigi e Camilla (i tre coinquilini di Antonio). Siamo stati in cucina a chiacchierare, ridere... quante risate! Sono stata davvero bene. E tutti sono stati troppo carini! Mi hanno improvvisato una candela sulla torta, mi hanno cantato "tanti auguri", mi hanno fatto dei regali: una catenina troppo carina (che ho subito indossato e ho tutt'ora addosso) ed un profumo al gusto di zucchero a velo. Che buono! Penso che ogni volta che lo metterò mi darò un mozzico. ;P Ringrazio per questi pensieri carini: Anna&Andrea, Antonio, Luca ed anche i non presenti (così mi hanno detto, perciò presumo siano Stefania, Federica, Marco e Michelangelo). Volevano facessi un discorso, ma... non sono fatta per queste cose. Sono troppo timida. :D Quindi, siamo stati in cucina a bere, a far foto, a mangiare torta... ho anche bevuto un bicchiere (di plastica, quindi piccolo) di birra tutto d'un fiato per la felicità di Luca. :D Vuole per forza farmi diventare alcoolizzata. Hihihi! Verso le 2 ci siamo spostati in camera di Antonio e ci siamo buttati sul divano e sul letto. Ma non abbiamo mica dormito, cosa credete! Alcuni ci hanno abbandonato, ma noi, cioè Anna&Andrea, Sax, io, Luca e Antonio abbiamo resistito fino alle 5. :D Ogni tanto Antonio o Luca si appisolavano, ma Andrea provvedeva a svegliarli. ;P Sax, Anna ed io siamo state a navigare in internet. Abbiamo visto le foto di Anna, Andrea, Fabio e Luca su Facebook. Poi ci siamo ritrovati a parlare di Cus, di volley... come al solito. ;P Che bello! Martedì o giovedì pensavamo di organizzare una partita tra noi. Che fissa! Verrebbe (forse) anche Carlo. Già me lo vedo: un gigante tra nani. Hihihi! ;P Alle 5 abbiamo deciso che era ora di andare. ;P Sax mi ha riportata a casa e lì mi ha dato il suo regalino: una crema per il corpo al cioccolato fondente (giusto per condirmi mejo. Insieme allo zucchero a velo ci sta bene. ;P ) ed una tazza con dei mici sopra. Cicccccioni!!! Grazie, Sax!
Sono rientrata a casa alle 5.30... non avevo sonno... il pullman per Pescara era alle 9.oo... però... c'era quello delle 7.00. E così ho deciso di farmi tutta una tirata, andare a Tiburtina, cambiare il biglietto e partire con quello delle 7.00. E così ho fatto: alle 6.30 sono uscita di casa. Era ancora buio, per strada c'ero solo io. Musica nelle orecchie e via, nel freddo della mattina. Respirare a pieni polmoni questa aria fresca, questa tranquillità quasi surreale. Per starda non c'era nessuno: non una macchina, non una persona. Nessuno. Solo io con la Luna a farmi compagnia. Che bella che era. Sembrava il sorriso dello Stregatto di Alice. Pian piano il cielo si schiariva. Sono arrivata alla fermata del pullman e si cominciava a vedere qualcuno in giro: il forno che apriva, i primi lavoratori che facevano colazione al bar. Sono salita sul 71 e sono andata a Tiburtina. Gente assonnata che entra in stazione per prendere un treno, oppure esce per prendere un autobus... ancora un viaggio per arrivare a lavoro. Ed io che mi dirigo alla stazione dei pullman per prendere il mio pullman per Pescara. Salita sull'autobus, mi sono messa un pò a scrivere. Ma appena il pullman è partito, le leggere vibrazioni del motore, il sedile morbido... hanno conciliato il mio sonno. E per quanto ero stanca, comunque, non mi sono accorta di essermi addormentata. Ho avuto una specie di black-out improviso al cervello. Mi sono addormentata con Trouble dei Coldplay. Dopo un'oretta mi sono svegliata con Bambole dei Negrita... e ho pensato: "ma dopo Trouble c'era un'altra canzone...". Poi, guardando l'orologio ho realizzato. :D Arrivata a Pescara, ho voluto fare una sorpresa a mia madre. Così, non le ho detto nulla e sono andata a casa. Non avevo le chiavi di casa, perciò ho citofonato, ma... non c'era. Douch! L'ho aspettata nel portone. E' arrivata, ha aperto il portone ed io "Buongiorno!". Non si aspettava proprio di trovarmi lì. La mia Mommo. :D Siamo salite a casa a lasciare le mie borse e poi siamo andate in centro a fare shopping. Noooooooo!!!!!!! Che cosa odiosa! Però, almeno 1-2 volte l'anno mi tocca. :D
Sono tornata a casa e c'era il mio Papone ad aspettarmi. Saluti, baci, abbracci, poi sono salita a casa e finalmente mi sono potuta dedicare alle coccole: Luna, Stella, Shilla ed il mio amato Pepo. Pepo, l'unico amore della mia vita. :D All'inizio mi ha dovuto fare la solita scenetta dell'offeso perchè non mi vedeva da un mese, ma (come sempre) dopo poco si è sciolto e ha cominciato a fare fusa, miagolare, a strusciarmisi addosso. Che bello!!! :D
Il pomeriggio mi sono fatta almeno un paio d'ore di sonno e la sera sono andata a cena con Mommo e Maurizio. Infine, a casa. Spengo il cellulare e mi metto a dormire. "Domani, quando mi sveglio, mi sveglio! Non me scocciate!" :D E stamattina... mi sono svegliata alle 10.30. E mi sono ritrovata tutti i miei animaletti sul letto. Che dolci! Luna e Stella sotto le coperte insieme a me, Shilla ai miei piedi, e Pepo acciambellato accanto a me. Tutto nero!!! Ciccione!!!
Poi... sono andata a vedere la barca di Papone (da paura!!!), a pranzo da lui e poi a casa a preparare le borse per tornare a Roma. Ed ora... eccomi qui!
That's all, folks!

venerdì 26 settembre 2008

tanti auguri a... me!

Buongiorno miei cari lettori!
Oggi... è il mio compleanno! :D Ne faccio 21. Concludo questo primo anno della mia terza decade di vita... mamma mia quanto sono aulica! ;P
Approfitto anche a fare gli auguri ad Emilià. Anche lui festeggia oggi. AUGURIIII!!!!!!
Come mi sento? Mah, come ogni giorno: esaurita ed esaltata! :D
Ieri sera sono andata al Lancelot con alcuni miei amici: Laura (che mi ha regalato degli orecchini carinissimi! Grazie mille!), Alex (che dopo varie suppliche mi ha degnato della sua compagnia... ;P e ne sono stata davvero contenta!), Sax e Mari (immancabili amiche cusseggianti). Poi ci hanno raggiunto Luca, Stefania ed un suo amico francese (di cui non ricordo il nome... :P ). Luca e Stefania sempre carinissimi e simpaticissimi. E' stata una serata come un'altra, ma bella! Io sono fatta così, non faccio mai nulla di speciale il giorno del mio compleanno. Mi basta stare con i miei amici. :D
Che dirvi? Il giorno del mio compleanno... beh, ci vuole qualche bell'aneddoto di quand'ero "giovane". ;P Mamma mia, quanti ne avrei da raccontare! Ero una piccola peste!!! Poi, crescendo, mi sono tranquillizzata (più o meno...). La mia povera Mommo ne è uscita esaurita! ;P Si preoccupava quando non mi vedeva e non mi sentiva perchè voleva dire che stavo combinando qualche diavoleria. Hihihi! (risatina malefica) Che mente diabolica avevo! Sempre ad escogitare qualche piano per... farmi male! Finiva sempre con qualche corsa in ospedale. Come quella volta che... ho messo le seggioline della Chicco (quelle piccoline, in plastica, una gialla ed una blu, le ricordate?) una sopra l'altra sul divano e poi sono salita in cima. Avevo 1-2 anni ed ovviamente la mia costruzione non era granché stabile (ma era proprio lì il bello per me! ;P ). Così, sono caduta, ho sbattuto la testa e sono svenuta. Il mio fratellone (che aveva 4-5 anni), il quale aveva assistito alla scena, andò dalla mia Mommo e le disse: "Mamma, Claudia è morta!". A mia madre è semplicemente preso un colpo. E' corsa in salone e mi ha trovato riversa sul pavimento. Via, al pronto soccorso. Ma non mi ero fatta assolutamente nulla! La mia capocetta era parecchio dura (e lo è rimasta! ;P ).
Quando mia madre mi racconta queste cose non faccio che ridere. E soprattuto mi stupisco di quanto potessi essere peste! E' assurdo! Mommo mi puniva in continuazione, ma non serviva a nulla!!! Mi dice che quando mi dava le "tottò", mio fratello (non io che ce le prendevo) piangeva (che tenerone!^^). E sapete cosa dicevo io?: "non piangere se no le dai soddisfazione". A 3-4 anni!!! Ero un concentrato di perfidia!!! ;P
Ora vi saluto e torno alle mie mondanità. :D
Vi lascio con questa foto, sperando di farvi sorrdire...




Bye

mattino


M'illumino d'immenso
Giuseppe Ungaretti

thinking


E sorridere
nel ritrovarmi
a pensarti.

martedì 23 settembre 2008

marzo



Le cose non vanno mai come credi
un'altra notte ti svegli e ti chiedi
se hai sbagliato per quella promessa
se hai mentito per una carezza
per questo viaggio ci vuole coraggio
per questo amore pieghiamo il destino
ti resto accanto su questo cammino
però ti prego tu dammi la mano

I'll show you something good (something good)
I'll show you something good

E tutto quello che è stato è già stato
lo metteremo nel nostro passato

Vieni con me ti porterò
sopra i deserti che ho scoperto con te
vieni con me ti condurrò
per quegli abissi dove mi perderei
e io sarò una regina
sarò l'estate e la nebbia di mattina
sarò il tuo miele
sarò le tue vele e per questo ti chiedo
amami

La cose non vanno mai come credi
il cuore è pieno di lacrime rotte
il tempo è ladro di cose mai dette
e so che indietro mai più si ritorna
eppure ancora ti resto vicino
stanotte resta su questo cuscino

I'll show you something good (something good)
I'll show you something good

E tutto quello che è stato è già stato
lo metteremo nel nostro passato

Vieni con me ti porterò
sopra i deserti che ho scoperto con te
vieni con me ti condurrò
per quegli abissi dove mi perderei
e io sarò una regina
sarò l'estate e la nebbia di mattina
sarò il tuo miele
sarò le tue vele e per questo ti chiedo
amami

Le cose non vanno mai come credi (sii)
amami
Le cose non vanno mai come credi
amami

ancora, ancora, ancora, ancora

amami

Vieni con me ti porterò
sopra i deserti che ho scoperto con te
vieni con me ti condurrò
per quegli abissi dove mi perderei
e io sarò una regina
sarò l'estate e la nebbia di mattina
sarò il tuo miele
sarò le tue vele e per questo ti chiedo
amami
amami (ancora)

amami

Giorgia    

lunedì 22 settembre 2008

elogio della follia




Questo è lo spot dell'Alfa 159 Sportwagon che a me piaceva tanto. Sarà per la musica, sarà per la citazione di Erasmo da Rotterdam... chissà!
Osservate con quanta previdenza la natura, madre del genere umano, ebbe cura di spargere ovunque un pizzico di follia. Infuse nell'uomo più passione che ragione perchè fosse tutto meno triste, difficile, brutto, insipido, fastidioso. Se i mortali si guardassero da qualsiasi rapporto con la saggezza, la vecchiaia neppure ci sarebbe. Se solo fossero più fatui, allegri e dissennati godrebbero felici di un'eterna giovinezza. La vita umana non è altro che un gioco della follia. Il cuore ha sempre ragione.
Erasmo da Rotterdam

domenica 21 settembre 2008

il primo amore non si scorda mai

Ecco il poema che ho scritto ieri a Circo Massimo. :D

E' proprio vero.
Francesco. Non potrò mai dimenticarlo.
Ci siamo conosciuti durante una vacanza-studio in Inghilterra, a Reading. Io avevo 13 anni, lui 14. Ci siamo conosciuti il primo giorno che eravamo lì.
Avevano appena formato le classi per i corsi di inglese ed io ero capitata con un ragazzo, Umberto, con cui avevo subito legato. Tanto dolce quanto timido. Umberto era il migliore amico di Francesco. Il pomeriggio di quello stesso giorno, ero in sala comune a chiacchierare con Umberto, quando si unisce a noi Francesco. Cominciammo a ridere e scherzare tutti e tre insieme. Da quel giorno, ogni volta che ci incontravamo, Francesco ed io non facevamo che battibeccare. Ricordo che mi sfilava sempre i miei amati Oakley ogni volta che li indossavo perchè gli piacevano un sacco.
Dopo la prima settimana che eravamo lì, provai a stare con Marco, un ragazzo a cui piacevo e che ho lasciato dopo due giorni (sono sempre stata bastarda dentro. ;P ) Il pomeriggio del giorno in cui ho lasciato Marco, ero sui divanetti in sala comune a scrivere (la mia attività preferita. ;P ) Arrivò Francesco e cominciò: "Sono uno str***o."
"Bene, siamo in due."
"Perchè, te che hai fatto?"
"Ho lasciato Marco. E te?"
"Sono andato da Claudia perchè le dovevo dire se voleva mettersi con Alessandro, invece le ho chiesto se voleva stare con me."
"..." Il mio sguardo perplesso lo fece stare ancora peggio. "E lei cosa ti ha risposto?"
"No, per fortuna. Perchè io non voglio stare con lei. E' carina, ma... sono preso da altro. E te perchè hai lasciato Marco?"
"Ripeto, siamo in due a fare gli str***i. Per lo stesso motivo tuo: sono presa da altro."
Poi, parlammo di tutt'altro.
Quella sera, Francesco venne da me: "Dai, rimettiti con Marco."
"Non vedo il motivo." Gelida.
"Sta male, poverino. Rendilo felice."
"E come? Io non voglio stare con lui. Starebbe peggio, non trovi?"
"Perchè non vuoi stare con lui?"
Perchè mi piaci te. Questa era la risposta, ma non potevo dirglielo così. "Mi piace un altro." risposi.
"E chi è?"
"E perchè dovrei dirtelo?"
Iniziammo, come al solito, a battibeccare sull'argomento. Poi, lui disse: "Tra cinque minuti torno e mi dici chi è quest'altro tipo, perchè secondo me è solo una scusa per tagliare corto. Se non me lo dici, dico a Marco che vuoi tornare con lui." E se ne andò.
Bene - pensai - glielo dirò. Voglio proprio vedere la sua faccia. Il mio orgoglio non poteva non accettare questa sfida. :D
Quando tornò, non lo feci neanche parlare. Dissi subito: "Te."
"Cosa?"
"Te."
"Io cosa?"
"Te nulla. "Te" è la risposta alla domanda di prima."
Non dimenticherò mai i suoi occhi verdi che mi guardavano increduli. Nel frattempo, credo di essere avvampata, ma continuavo ad ostentare una certa sicurezza.
"Beh, io... - disse - emmh..."
Ed io sorrisi. "Lascia stare. Non ti sto chiedendo di stare con me. Volevi sapere chi mi piaceva e sono stata sincera. Tutto qui."
"Ma io voglio stare con te."
Coooosa?!?! - pensai. Non ero preparata a questo. Lo vedevo bello ed impossibile. Era già tanto che mi degnava di attenzioni come amica.
"Sto solo pensando come dirlo a Marco. - continuò - Alla fine è un mio amico."
Il giorno dopo stavamo insieme.
I group-leaders ci portarono in giro per Reading e ci lasciarono liberi di scorrazzare per il centro per tutto il pomeriggio. Io non sapevo come comportarmi in mezzo agli altri. Ero timidissima. Appena ci lasciarono liberi, ci dividemmo in gruppi ed io andai con Francesco ed i suoi amici (tra cui Alessio (Pingu), la mia salvezza). Fu uno dei pomeriggi più divertenti di tutta la vacanza. Girammo un sacco di negozi di sport perchè Pingu cercava una felpa. Lui vedeva che non dicevo una parola e cercava di mettermi a mio agio. Grande Pingu! Però, non riuscivo a sciogliermi più di tanto. Ad un certo punto, mentre Pingu mi chiedeva consigli riguardo ad una T-shirt, sentii afferrarmi la mano. Alzai lo sguardo ed incrociai il sorriso radioso di Francesco, come a dirmi "Stai tranquilla, ci sono qui io." A quel punto cominciai a rilassarmi.
La sera a cena stetti con i miei compagni di gruppo. Dopo cena, mi incontrai nella sala comune con Francesco. Ci sedemmo un pò fuori sul prato con altri ragazzi. Poi, andammo a curiosare in sala-mensa (adibita, quella sera, a mini-discoteca). Appena entrammo, l'oscurità ci avvolse. Era quasi buio totale. Lui mi prese per mano e mi guidò in un giro esplorativo. Ad un tratto si fermò, si voltò verso me, prese il mio viso tra le mani e mi baciò. Un bacio bello, intenso. Il mio primo bacio. All'inizio fui un pò impacciata, la timidezza aveva preso il sopravvento. Ma poi, mi sciolsi in quel bacio così appassionato. E lui mi strinse forte a sè. Semplicemente... il Paradiso.
Pochi giorni dopo saremmo ripartiti. Il rientro in Italia avrebbe significato la fine di questa favola.
Ricordo il momento dei saluti: tutti un pò tristi, a promettersi che si sarebbero mantenuti i contatti. Mentre salutavo un pò di gente, tra la folla vidi Francesco ed i nostri sguardi si incrociarono. Venne verso di me. Era arrivato il momento di lasciarsi. Lasciai tutti e gli andai incontro. Lui mi prese per mano e ce ne andammo un pò in disparte. La tv in sala era accesa e sintonizzata su Mtv: Robbie Williams cantava Enternity. Dovevamo dirci addio. Avremmo mantenuto i contatti, ma come amici. Lui era di Roma, io di Pescara. Una storia a distanza, a quell'età, non era possibile. La tristezza mi attanagliava.
Mantenemmo i contatti. Cercai di dimenticarlo. Quando pensai di esserci riuscita, lo rividi (dopo due anni dal viaggio). Andai a Roma e ci incontrammo. E lì capii che proprio non mi era passata. Passammo una giornata fantastica in giro per questa bellissima Roma. Poi, mi riaccompagnò al treno (dovevo tornare a casa di mia zia) e lì ci scappò un bacio. Un mare di emozioni e di ricordi mi investì. Ed il ritorno a Pescara fu traumatico. In pullman non riuscii a trattenere le lacrime e la ragazza accanto a me (una tipa sulla trentina, di cui non seppi mai il nome), mi consolò. Passammo l'intero viaggio a parlare, il che mi aiutò tanto. La ringrazio tanto, ovunque lei sia.
Tornata a Pescara, mi impegnai a dimenticarlo. Dopo un pò perdemmo i contatti. Dopo quattro anni dall'ultimo incontro, mi trasferii a Roma per l'università. E mi feci risentire. Ogni tanto ci sentivamo, fin quando, a Febbraio di quest'anno, l'ho rivisto. Siamo usciti una sera: siamo stati al Lancelot, al Gianicolo ed un pò a zonzo per altre parti di Roma. Una bella serata. Non ci fu nulla, fortuna mia. Però... mi fa sempre effetto rivederlo. Forse perchè la nostra storia è stata breve, non abbiamo vissuto il declino delle storie che finiscono. Non saprei, ma ai miei occhi lui è ancora il massimo.
Mentre scrivo questo annedoto, gli ho inviato un sms. Tra poco passerà a salutarmi qui, a Circo Massimo.
Francesco. Il primo amore non si scorda mai.

Cupido, ascolta la mia supplica

Questo l'ho ritrovato tra i miei scritti... ma non ricordo minimamente quando l'ho scritto e che cosa mi passasse per la testa in quel momento. :D Ve lo riporto così com'è.


Sono a Villa Mercede, in attesa che un fulmine mi colpisca. Ma il cielo è sereno... non arriverà alcun temporale...
O Cupido, io ti prego invano affinché una delle tue frecce lo colpisca e lo faccia innamorare di me.
Ma più vado avanti e più mi rendo conto che ciò non accadrà.
E questa flebile speranza, che comunque sopravvive in me, mi logora e mi debilita.
Non faccio che pensarti, Amore.
Vorrei essere la tua Psiche...
ed invece sono solo io,
semplicemente Claudia.

sono ciclista anch'io

Buonasera a tutti, miei cari lettori!
Ieri pomeriggio ho inaugurato la mia bicicletta a Roma. E' stato fantastico, anche se avevo l'adrenalina alle stelle! Infatti, neanche ad un Km da casa, mi sono scartavetrata un gomito contro un imbecille in macchina. Andiamo bene! Neanche 10 minuti di pedalata ed ottengo già le prime ferite di guerra. ;P Ma, a Roma vige la legge del più grande. Perciò, se sei su un Suv governi le strade, se sei in bici... non conti un c***o. :D
Ma a parte questo, è stato divertente. Anche se... i san pietrini sono un pò scomodi! ;P Mi fanno ancora male i glutei per tutti i tratti di san pietrini che mi sono fatta. :D
Sono partita da casa, sono arrivata a Piazza della Repubblica e da lì, giù per Via Nazionale. Arrivata a Piazza Venezia, ho seguito il flusso verso i Fori imperiali, ho aggirato il Colosseo e poi sono arrivata a Circo Massimo. C'era il sole e si stava di un bene. Così, mi sono piazzata lì e non mi sono mossa fino al tramonto!!! Stavo troppo bene. C'era tanta tranquilluità. E così mi sono messa a scrivere ed è venuto fuori una specie di poema. ;P Verso le 6 mi sono vista con un amico, Francesco, e siamo rimasti a chiacchierare fino alle 7. Poi, entrambi siamo andati a casa. Da lì, ho ripreso per il Colosseo, Via Labicana, Via Merulana, San Giovanni, Porta Maggiore e poi a casa. All'andata era tutto in discesa, perciò... al ritorno tutta salita!!! Che faticaccia! Ma mi sono divertita 'na cifra!
Una volta a casa... mi si è scatenata la fame! A pranzo solo un panino (ed adesso non ci vedo più dalla fame! ;P ). Dopo cena, una tipica doccia bollentissima per sciogliere i muscoli e la sera... un tipico San Lorenzo. :D Sono uscita con Francesco. Passeggiata per San Lorenzo e poi ci siamo andati a sedere sotto l'obelisco al Verano e siamo stati a chiacchierare lì. Per tre volte se ne è andata la luce in tutto Piazzale del Verano e c'era un'atmosfera surreale. E' stato fiqo! :D
That's all, Folks!