sabato 29 marzo 2008

no ceiling


Comes the morning
When I can feel
That there's nothing
Left to be concealed

Moving on,
a scene surreal
Know my heart will never
Never be far from here

Sure as I'm leaving
Sure as I'm sad
I'll keep this wisdom
In my flesh

I leave here believing
More than I had
And there's a reason I'll be
Reason I'll be back

As I walk
the Hemisphere
Got my wish
to up and disappear

I been wounded
I been healed
Now for landing I been
Landing I been cleared

Sure as I'm leaving
Sure as I'm sad
I'll keep this wisdom
In my flesh

I leave here believing
More than I had
This Love has got
No Ceiling





Eddie Vedder
(Into The Wild
)

giovedì 6 marzo 2008

un pò di delirio...

Questo mio scritto risale all'anno scorso, quando stavo nel pieno dell'amore per il mio non-più-ragazzo... quanti ricordi...

Bianco. Nuvole. Il cielo. Il cielo incontra la terra, lontano, all'orizzonte. All'orizzonte tramonta il sole. Giallo. Arancione. Rosso. Passione. Passione d'amore. Amore. L'amore accende la passione. Eppure si comincia dalla passione. Allora la passione accende l'amore? Non sempre. La passione è come un fiammifero. L'amore è il fuoco del camino. Affinchè il fuoco si accenda, ci vuole la legna giusta: la persona giusta. Bello. Intelligente. Colto. Gentile. Romantico. Dolce. Sensuale. Tenero. Brillante. Eccitante. Intraprendente. Profondo. Generoso. Fantastico. Coraggioso. Simpatico. Divertente. Magico. Unico. Qualcuno dirà: "Non esiste una persona così!". Oh, vi assicuro che invece esiste. Esiste? Sto sognando? Spero di no! Il risveglio sarebbe troppo traumatico. Il risveglio significherebbe morire. "Che non si muore per amore è una gran bella verità". Così cantava Lucio Battisti. "Too much love will kill you". Così diceva Freddy Mercury. Chi ha ragione? E se vi dicessi: entrambi? Dipende semplicemente dalle persone, dal sigolo. Io, morirei? Decisamente sì! Ho trovato l'amore, ho trovato la felicità. E non si vive senza felicità. L'uomo non è fatto per soffrire. L'uomo è debole: cela il dolore dietro qualcos'altro per non ammettere che sta male. Rabbia. Violenza. Superbia. Pazzia. Follia. La follia è in tutti noi. E' nella nostra natura. E' celata dentro di noi. Basta poco per scatenare una reazione a catena. Reazione a catena. Reazione nucleare. Fisica. Boston. Magari! Sono pazza di una città che non ho (ancora) mai visto. Si può? A quanto pare... Boston. America. Viaggio. Viaggiare. Lontano. In giro per il mondo. Girare il mondo e non avere fissa dimora. Vagabondare. Fermarsi un pò qua, un pò là e ripartire. Rifermarsi e ripartire. Imparare nuove lingue. Tedesco, francese, inglese... spt inglese!Dovrei ricominciare conversazione. Devo trovarmi una scuola. Scuola. Liceo Galilei. 5^ A. La classe più popolata da idioti, eppure mi manca. Tutti quei tontoloni. Un pò falsi, sì, ma mi mancano (un pò, mica tanto... :D ). Mi mancano mia madre, mio padre, i miei adorati animaletti. Mi manca la mia cameretta. Musica a palla. Luce della scrivania sempre accesa. Pennarello in mano e giù a scrivere su specchi e finestre. Poi stendersi sul letto e sognare. Sognare. Sognare l'amore. Sognare l'amicizia, quella vera. Sognare il futuro. Ipotizzarlo. Laureata in Fisica, ricercatrice a Boston, donna in carriera. Oppure fallita ridotta ad insegnare Fisica a dei ragazzini idioti che se ne fregano della tua materia? Piuttosto mi butto da un ponte! :D Ho voglia di vedere i ponti. Ho sognato questo ponte da cui si vede un fiume lucente e pulito incontrare il mare. Ed ora voglio trovare quel ponte. Mettermi lì, a braccia aperte, col vento nei capelli... impossibile! Quanti ponti ci sono nel mondo? Troppi! E se lo trovassi? Bella sfiga se piove quando lo trovo! :D Pioggia. Che palpebre! Ai Tropici (o all'Equatore, cmq quei pizzi lì) piove sei mesi all'anno... che noia! Sempre con l'ombrello. Ma che nome è: ombrello. Vorrei sapere chi è quel genio che lo ha inventato. Sarà utile, ma è una scocciatura portarselo dietro. Meglio il k-way (si scriverà così?). Più pratico e con un nome meno idiota. "Om-brel-lo". In inglese è ancora peggio: "umbrella". The "ambrella"... mah! Ok, sto delirando. Basta così per oggi.


Fine

mercoledì 5 marzo 2008

occhi

Due occhi. Sono lì, davanti a me, nello specchio. Due occhi marroni.
I miei occhi.
Li guardo. Eppure non li riconosco. Chi sei te in realtà? Al di là dello specchio, te chi sei?
Quella non sono io. Oppure sì?
Io non sono più io. Ma cos'è cambiato?
Continuo a guardarmi. Sono una donna? O ancora una bambina? A volte una a volte l'altra.
Credo.
E' dunque questo? Si cresce così? Una mattina ci si sveglia e ci si ritrova cambiati?
Ma cos'è cambiato?
Dietro quegli occhi c'è la risposta. Eppure non riesco a decifrarla.
Distolgo lo sguardo. Guardo in basso. Le mie mani. Le porto al viso e poi mi guardo ancora nello specchio...
Eccomi, finalmente.