mercoledì 13 ottobre 2010

Walter ogni sabato è in trip

Tra questa situazione invivibile
tutto sembra così fragile
Partendo per un viaggio impossibile
mi accorgo di risposte più valide
il treno parte senza ritardi
e non aspetta che tu sia pronto
spetta la destino aiutarti
a tornare di nuovo al tuo mondo
di nuovo al tuo mondo
al tuo mondo

Rit: Pagliacci che giocano al volo
tra onde di acque profonde
sole che scende al trmonto
tra ostacoli finti sull'orizzonte
pagliacci che sanno chi sono
senza aver mai parlato di me
è inutile cheiderti se
questo treno che parte
poi si fermerà
si fermerà

Tra i dubbi a cui non so rispondere
io sono convinto che già
le vere finzioni
le allucinazioni
sono quelle di questa realtà
Prova se non ci vuoi credere
capirai che ti converrà
provare a non riconoscere niente
di quello in cui credi in realtà
di cui credi in realtà

Lunapop          



lunedì 11 ottobre 2010

the way you make me feel

Couldn't feel much better
Than the way
I feel tonight
Feel like I
Could live forever
Feel like I
Could fly
When I thought
I'd get it wrong, yeah
You somehow
Make things right

That's the way
You make me feel
Better than
I've ever known it
Better than
It's ever been
I can't seem
To control it, no
The way you make me feel
Like the sun coming up
In the morning
Like holding the world
In your hands
In a way I could
Never imagine (yeah)
The way you
ake me feel

I couldn't feel much better
Than when
I'm here with you
You make everything
Seem so easy
I'm telling you the truth
You never try
To please me
But somehow
You always do

{Repeat chorus}

The way you
Make me feel, yeah
The way you
Make me feel

The simple things
You do to me
Simple things you say
I sometimes can't believe
It's for real

{Repeat chorus}

The way you
Make me feel, yeah
The way you
Make me feel
The way you
Make me feel

Ronan Keating         


martedì 5 ottobre 2010

scrivilo sui muri


Devo esser sincera: le scritte sui muri, soprattutto quando sono solo scarabocchi sulle palazzine, non mi garbano molto. Però, devo ammettere che a volte hanno un che di affascinante...

Come una scritta, trovata per caso su una panchina in Piazza dei Martiri della Libertà a Pisa.
Nel mio girovagare per le strade della città seguendo una cartina per turisti, mi son ritrovata in questa piazza. Già solo il nome mi affascinava: Martiri della Libertà... Mi dava un senso di commozione. Poi, il cielo era grigio, c'era odore di pioggia nell'aria e questa piazza era così affascinante, con le aiuole verdi contornate dalle foglie gialle d'autunno dei platani che lentamente si svestono... Mi son voluta fermare per assaporare cotanta bellezza.
C'erano diverse panchine. Ne ho scelta una a caso. Era piena piena di scritte, come anche le altre. Per non pensare a me stessa, mi son messa a leggerne qualcuna.
Sarà che la scritta in sé mi piaceva stilisticamente parlando (la calligrafia, il contrasto di questo blu sul bianco della panchina); sarà che ero in uno stato d'animo aperto alle smielature; sarà che avevo subito un duro colpo e volevo trovare da qualche altra parte la conferma che l'amore romantico esiste davvero; sarà che nelle parole che ho letto ci ho visto un po' della mia situazione attuale e mi sentivo vicina all'autrice... ad ogni modo, una delle scritte mi ha colpito tanto da volerla immortalare in una fotografia.
Vi lascio con questa foto, senza dire nulla di più.

smoking along Arno River



Questa volta lo stile un po' bohemien lo assumo fuori casa, lontano da Roma.

Pisa, Lungarno Pacinotti, h 21.30 circa.
Sono qui, seduta a gambe incrociate sul muretto sopra il fiume.
Questa sera è l'apoteosi dello stile maledetto: venuta fin qui per una follia d'amore non corrisposto; in giro con uno zaino ed una valigia senza aver trovato un posto dove dormire.
E' la prima volta che prendo e parto per una città, così, di punto in bianco, senza dirlo a nessuno, solo a qualche amico, e senza progettare nel dettaglio il viaggio.
Mi sento viva.
Anche se la serata è triste (ed è questo che mi rende propriamente maledetta), mi sento viva.
Per la prima volta ho dato ascolto alla mia parte folle, quella parte che non proprio ignoravo, ma comunque placavo (non ascoltavo attentamente tutto quello che proponeva). Oggi l'ho voluta ascoltare e seguire.
Anche se il mio cuore questa sera è a pezzi, non mi pento del mio gesto. Masochismo?
No, questa è vita.
L'adrenalina di fare una cosa nuova, di nascosto...
L'emozione nel rivedere i suoi occhi...
Il dolore di un amore a senso unico...
Il senso di avventura nel cercare un albergo ormai al completo...
Questa è vita.
Ed io la sto vivendo.
Ora sono su questo muretto, a scrivere sotto un lampione e con una sigaretta tra le labbra.
I'm a dead poet tonight.
I like it so much...
E ripensando a ciò che è stato, a ciò che sono ora, qui, in questo momento, mi si allarga un sorriso che lascia cadere questa sigaretta.
Che bello sarà, tra qualche tempo, ricordare questa serata.
Tra un po' di tempo (tanto o poco non mi è dato saperlo), tutta questa storia mi farà sorridere.
Per ora, mi accendo una sigaretta ancora...