domenica 26 luglio 2009

waiting a train

Come ogni volta che mi separo dal mio fratellone, malinconia e nostalgia mi "assalgono". Un vero e proprio assedio al mio cuore, che finisce sempre con la conquista della fortezza. Olio bollente e frecce sono inutili, non servono a bloccare l'assedio... tanto vale deporre subito le armi.
Ormai è una specie di rito, una tradizione: gli ultimi momenti che passiamo insieme, mio fratello ed io li passiamo a sherzare, sparando cazzate a raffica, come non mai, e ridendo come matti, pur di non ascoltare quel sottile dispiacere che attanaglia entrambi. Orso lui, orgogliosa io... non siamo tipi da esternarci, ammettendo le nostre "debolezze". Però, ogni tanto qualche frase fel tipo "mi mancherai" oppure "peccato abbiamo passato poco tempo insieme" scappa fuori, buttata lì, come se niente fosse, per non dargli troppo peso. Che tipi strani che siamo! :p Eppure, questa è una delle cose che più mi piace del rapporto con Mat. Forse proprio per il fatto di essere molto legati l'una all'altro, non c'è bisogno di parole per intenderci nè di sguardi. Per alcune cose viaggiamo sulla stessa lunghezza d'onda, per altre ci conosciamo talmente bene che sappiamo già cosa pensa e come si sente l'altro. Niente parole, dunque, ma solo un abbraccio ed un ciao. ^^
Voglio troppo bene a Mat. E poi, lo stimo tantissimo, è il mio modello da seguire e da imitare.
Il mio eroe.
Lo è sempre stato, sin da quando ero piccola, e più cresciamo, più lui diventa il mio eroe, più io divento ancor più fiera di lui. :D
Mi manca tantissimo.
Ed ora, io su questo treno, che da Fiumicino mi riporta a Roma, lui su un aereo per Zurigo... qualche lacrimuccia scende giù...
... per questo ho scelto un vagone completamente vuoto. ;)

1 commento:

Daniela ha detto...

:'( che parole commoventi!!!il tuo fratellone deve essere davvero contento di avere una sorella che stravede così tanto per lui!!!
un baciooooooo