venerdì 12 febbraio 2010

snowing in Rome

Ogni mattina, appena suona la sveglia, la spengo e guardo fuori, per vedere com'è il tempo. Anche oggi è andata così: ho guardato fuori e... non credevo ai miei occhi! Attraverso uno spiraglio tra le tende rosse, vedevo grandi fiocchi bianchi scendere giù dal cielo. E' bastato uno sguardo e sono tornata bambina. Non mi svegliavo con la neve da secoli. E soprattutto... la neve a Roma non l'ho mai vista. Un evento più unico che raro. Dopo essermi convinta che ciò che vedevo era reale, sono schizzata giù dal letto e mi sono vestita velocissimamente per uscire. Armata di fotocamera, sono andata a prendere il bus: a tutta birra, portami in centro!!! (Cit. il Principe di Bel Air). Sono scesa a Largo Argentina (perchè proprio lì? Boh! La forza dell'abitudine...). Nel frattempo aveva smesso di nevicare. I ruderi di Torre Argentina imbiancati erano surreali. Ho fatto qualche foto, ma... la mia fotocamera ha deciso proprio oggi di tirare le cuoia. Douch! Ma non importa: nessuna foto riuscirà a trasmettermi le stesse emozioni che provavo in quel momento. Da Largo Argentina ho preso Via delle Botteghe Oscure e mi sono incamminata verso i Fori Imperiali (indovinate un pò dov'ero diretta?... ;) ). Mentre passavo per Piazza Venezia, ha ripreso a nevicare forte. Un pakistano mi voleva vendere un ombrello. "No, no, grazie." Volevo inzupparmi per benino. Appena tornata a casa, una doccia bollente ristoratrice avrebbe risolto ogni raffreddamento). Volevo sentire la neve scendere su di me. Ogni tanto, tra i riccioli che spuntavano dal cappuccio, si incastravano alcuni fiocchi di neve.
Nonostante il cielo grigio e cupo, Roma continuava ad emanare calore e bellezza. E' semplicemente fantastica!!!
Sono passata tra i Fori Imperiali. Tutte queste rovine imbiancate... da non crederci! E poi, in fondo alla via, sul cielo grigio, vedevo stagliarsi l'amato Colosseo. L'ho guardato attraverso un fitto velo di fiocchi bianchi e mi ha mozzato il fiato, come ogni volta che lo vedo, ma oggi ancor di più. Sono arrivata proprio sotto l'anfiteatro e, sfiorando una parete, ho guardato su. Guardavo questa doccia bianca scendere lentamente su di me, con dolcezza, godendomi la maestosità del monumento. Non so come esprimere e spiegarvi quello che provavo. Ero praticamente in estasi. Dopo un pò, ho continuato il mio white-tour, ho fatto un giretto per Circo Massimo e poi ho ripreso la metro per casa.
Ho fatto questo giro per Roma in solitario. Non mi è pesato il fatto di essere sola. Forse in compagnia mi sarei divertita di più, a ridere e sorridere di Roma innevata. Ma in compagnia, forse, non avrei avuto modo di assaporare tutte le emozioni che la città riesce a regalarmi e, sicuramente, non avrei potuto ascoltare la sua voce. Perchè è così: quando giro per Roma da sola, la città mi parla, mi dà ispirazione per i miei racconti, è lei stessa a narrarmi storie e segreti...
Sognavo questa Roma e Roma c'è.
(Intendo la città; della squadra non me ne frega un fico secco! :p )

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