lunedì 15 novembre 2010

invisible me

Buongiorno!
Dopo aver abbandonato per un mese questo povero blog, direi che è giunto ormai il momento di aggiornarlo. Anche perché, siamo sinceri: uno arriva qui, magari per sbaglio, mentre navigava per la rete, e si ritrova davanti la canzone dei Lunapop. L'ho postata perché mi piace, ovvio, ma... i Lunapop?!... Andiamo avanti, va. :p
Come meglio imbrattare le pagine della rete se non svelandovi alcuni miei trip mentali? :p
Invisible me... tipo "Cattivissimo me", il nuovo cartoon che è nelle sale (che poi, c'è ancora? Boh! Non l'ho neanche visto...).
Dicevo: invisible me... cioè? Ora ci arrivo, 'n'attimo! :p
Ogni tanto mi fermo a rifletterci: io non sono quel tipo di ragazza che mozza il fiato, ne sono consapevole. Non sono una ragazza che quando passa in mezzo alla gente, i ragazzi la squadrano dalla testa ai piedi con gli occhi di fuori e le ragazze la invidiano, nulla di tutto ciò.
Sono convinta di passare inosservata. Sono invisibile, appunto.
E questo mi sta anche bene. Nel senso, alla fine sono io stessa che preferisco così, anche se, lo ammetto, da donna quale sono, mi piacerebbe conoscere, giusto ogni tanto, la sensazione di sentirsi una strafiga. Però, in linea di massima, preferisco le cose come sono attualmente e come lo sono da sempre. Non sono a mio agio quando mi sento gli occhi addosso. E' il motivo per cui il mio modo di vestire è molto casual e sobrio: jeans, magliette mai scollate, scarpe sportive. Non voglio attirare sguardi. :)
Preferisco essere invisibile.
Finora ho parlato di invisibilità fisica, diciamo così.
Ma chi è che vuole passare totalmente invisibile? Io no.
E allora, rifletto, penso, ripenso e mi chiedo: ma quanto sono invisibile a livello emotivo? Quanto lascio di me nella vita degli altri? E questo non mi è dato saperlo.
Quello che so è che mi piacerebbe lasciare un pezzetto di me nella vita di tutti quelli che incontro nel mio percorso su questo pianeta. Un pezzetto anche piccolo piccolo, ma che quelle persone custodiscano gelosamente.
Da questo punto di vista, no, non vorrei essere invisibile, né visibile in senso negativo, non so se mi spiego.
Eppure, ripensando a persone perse di vista, ci son giorni in cui mi sento invisibile, completamente...
Sarà così? Chissà...

1 commento:

Emiliano ha detto...

Sai,quello che dici non è un discorso che tutti riuscirebbero a sostenere.
L'essere invisibili a volte ci rende più forti, a volte ci fà sentire soli. Non è facile,ma cerca di trovare la via di mezzo in ogni cosa che fai.
Non andare mai da un estremo all'altro,cosicchè da poter percepire un equilibrio perfetto.
Ovviamente è un mio punto di vista e non esiste la certezza che questo sia una certezza...prendilo come un consiglio ;-)