domenica 13 marzo 2011

Brokeback Mountain


Film del 2005 diretto da Ang Lee, che racconta la drammatica passione amorosa tra due uomini, due cowboy del Wyoming, nata tra gli incontaminati paesaggi delle montagne americane.
È un'opera di fantasia ed è basata sul racconto omonimo di Annie Proulx pubblicato per la prima volta sulla rivista americana The New Yorker il 13 ottobre 1997; in Italia il racconto è stato pubblicato nel 1999 con la raccolta Gente del Wyoming (Baldini & Castoldi). Il film, di produzione statunitense, è uscito in Italia il 20 gennaio 2006.
(Wikipedia)
ATTENZIONE: spoiler.

Per la trama rimando a Wikipedia (trama), dove la scheda è molto dettagliata e si possono anche leggere tante curiosità circa il film in sé.

Heath Ledger (nel film, Ennis Del Mar) e Jake Gyllenhaal (Jack Twist) interpretano in modo strepitoso i due protagonisti. Credo che recitare la parte di due omosessuali, dati i tabù che ci sono (purtroppo) al riguardo, sia una delle cose più difficili per un attore. E ho sempre pensato che per due uomini sia ancor più difficile che per due donne, dato che in loro entrano in gioco anche le dinamiche dell'orgoglio virile. Eppure, Ledger e Gyllenhall sono riusciti in questo, ma non solo: ci sono riusciti in modo sublime. Riescono ad essere convincenti, reali, e riescono a trasmettere emozioni come solo la celluloide riesce a fare. La gestualità, gli sguardi dei due attori esprimono una dolcezza infinita, che coinvolge lo spettatore.
Sono tante le scene che mi sono piaciute in questo film e non starò qui ad elencarle tutte (altrimenti finisco per raccontare scena per scena tutto il film). Perciò, ne appunterò soltanto qualcuna.
Ang Lee ci sa decisamente fare con la telecamera. Tra le riprese più belle, oltre a quelle dei paesaggi sconfinati del Wyoming, ce n'è una significativa: inquadratura in primo piano di Gyllenhall e sullo sfondo, leggermente sfocato, si vede un Ledger nudo mentre si lava al fiume. E' una scena che esprime il presagio di quello che accadrà dopo: Jack ha lo sguardo basso, non si volta, ma riesce a trasmettere, con la sola gestualità del viso, quello che gli passa per la testa, il desiderio di girarsi, di accorciare le distanze con Ennis, così taciturno ed introverso. Questo desiderio si rivela in tutti gli sguardi che Jack lancia ad Ennis e nei suoi tentativi di conversazione.
Tra le scene che più mi hanno colpito, c'è sicuramente quella in cui, mentre dormono insieme in tenda a causa del freddo al di fuori di questa, Jack prende il braccio di Ennis e si sdraia di lato, tenendolo stretto. Qualche secondo ed Ennis si mette a sedere di scatto, seguito da Jack, che gli prende la testa tra le mani e si avvicina a lui a sfiorargli le labbra. E' sensazionale il modo in cui Ennis combatte contro sè stesso: da un lato si vede che vorrebbe lasciarsi andare, ma dall'altro non riesce a concepire quello che sta succedendo, vittima lui stesso dei tabù del Wyoming rurale e conservatore degli anni '60. Mentre sono così vicini, Jack comincia a sbottonarsi la camicia. "Cosa stai facendo?" dice Ennis in un sussuro ed in un modo che esprime tutto il suo conflitto interiore (in questo è stato bravissimo il doppiatore italiano di Ledger, Alessio Cigliano). Poi la passione esplode.
Quando il loro impiego insieme sulla Brokeback si conclude, i due tornano alle loro vite, salutandosi. Jack va via in macchina, guardando dallo specchietto la figura di Ennis farsi sempre più piccola, con uno sguardo nostalgico che fa commuovere. Ennis va via a piedi, sembra quasi che a lui la separazione non pesi, fin quando si nasconde in un vicolo e piange lacrime amare.
I due conducono le proprie vite nei 4 anni successivi, fino a quando si rincontrano grazie a Jack che riprende i contatti con Ennis tramite una cartolina. Fino a quel momento sembrava che solo Jack soffrisse la mancanza della loro avventura. Ma la risposta di Ennis alla richiesta di rincontrarsi ("You bet" [in inglese rende meglio], breve, concisa, semplice), fa capire che forse lui non ha dimenticato. Ed infatti, Ennis sta tutto il giorno piantato davanti alla finestra ad aspettare Jack. Quando arriva, si precipita sotto casa ad abbracciarlo. E qui arriva un'altra scena che mi è piaciuta tantissimo. I due si abbracciano, come vecchi amici e molto di più. Poi, Ennis si guarda un attimo intorno, prende Jack per la camicia e lo porta dietro un angolo, dove lo sbatte contro il muro per baciarlo appassionatamente. Questa scena mi è piaciuta perché esprime tutto l'amore che i due provano l'uno per l'altro: quella sulla Brokeback non è stata solo un'avventura fisica, ma una passione che ha toccato le corde dei loro cuori, facendole vibrare come le loro rispettive mogli non sono riuscite a fare.
E infine, altra scena memorabile, è quella del flashback verso la fine del film. I due, a distanza di ormai vent'anni dal loro primo incontro, si rivedono per uno dei loro appuntamenti in segreto. Di nuovo finiscono a discutere della loro storia: Jack non vuole continuare così, vorrebbe lasciare la moglie e dedicarsi completamente ad Ennis. Ma quest'ultimo non ce la fa, non ha la forza per affrontare una tale sfida (ricordo sempre che si è in un'America rurale degli anni '80). I due si salutano, promettendosi di rivedersi a novembre. Jack guarda Ennis allontanarsi in macchina e nel suo sguardo colmo di malinconia si coglie anche il presagio che quella sarà l'ultima volta che i due si vedranno. Non lo sanno, ma quello è un addio. E mentre Jack resta lì a guardare il suo amore andar via, gli viene in mente quello che più gli manca tramite un flashback: 20 anni prima, sulla Brokeback Mountain, ci fu un momento in cui Ennis abbracciò da dietro Jack.

Il gesto esprime una dolcezza ed una tenerezza infinite, che si trasmettono allo spettatore, che gli fanno quasi sentire il calore di quell'abbraccio, la forza dell'affetto che questo esprime. Questa è la scena più bella secondo me.

E aldilà della storia, bellissima in sé stessa, questo film mi è piaciuto molto anche per il messaggio che manda, per lo spunto che dà per riflessioni sul modo di pensare attuale. Purtroppo siamo ancora lontani dall'accettare l'omosessualità. In alcune parti del mondo si è arrivato a permettere il matrimonio tra omosessuali. E' un trionfo per la comunità gay, ma siamo purtroppo ancora lontani dall'accettazione totale. Nel film la moglie di Ennis, che ha scoperto la relazione dell'ormai ex marito, definisce Jack "un deviato". Era gli anni '60-'70. Ma quanti ancora la pensano così, dopo ormai 40 anni?
Questo film a mio avviso dovrebbe far riflettere e dovrebbe aiutare le molte persone chiuse al riguardo ad aprire le loro menti. Chi l'ha detto che due uomini (o due donne) non possano amarsi (e non parlo di sesso, ma di un sentimento più profondo) con la stessa intensità, o anche di più, di due eterosessuali? Come si può etichettare l'amore? Come si può dividere tra amore giusto e sbagliato? L'amore, secondo me, è semplicemente amore. Citando Nietzsche, "l'amore va al di là del bene e del male", e nessuno dovrebbe permettersi di giudicare l'amore.

Love is a force of nature.

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