giovedì 10 marzo 2011

il genio della truffa


La scorsa settimana, giovedì sera (se non erro) hanno dato in tv questo film. Ovviamente in seconda serata, perché prima la "bellissima" televisione italiana deve trasmettere Grande Fratello, Amici, Mistero e altri programmi "inteligentissimi e di così alto livello".
Avevo la tv accesa in sottofondo mentre risistemavo un po' di cose nella mia superincasinatissima camera, quando per caso è cominciato questo film e ho deciso di vedermelo (un film di Ridley Scott è sempre qualcosa di appetibile).
Ero un po' titubante all'inizio. Infatti Nicholas Cage, che un tempo apprezzavo come attore, dopo aver visto alcuni film in cui non mi era piaciuto per niente (The Family Man, Il Mistero dei Templari e, soprattutto, Ghost Rider!!!), non mi convinceva...
Ed invece questo è stato il film che me lo ha fatto rivalutare.
La storia è molto bella: Roy (interpretato da Cage) è un artista della truffa, un genio come nessun altro. Lavora in coppia con il suo socio Frank (Sam Rockwell) ed ogni suo raggiro va a buon fine (per lui e Frank, ovviamente). Eppure, Roy è un tipo insicuro in balia di manie e fobie (come ad esempio, la fissa per la pulizia o la paura di stare all'aria aperta).
Roy non ha famiglia: la moglie lo lasciò 14 anni prima, incinta di due mesi. E ora, sua figlia Angela (Alison Lohman), ormai adolescente, vuole conoscerlo. Così, si instaura un rapporto tra i due. E per lei Roy deciderà di abbandonare il suo stile di vita. Come evolveranno gli eventi?
Non scrivo altro della trama. Secondo me, vale la pena vederlo. Anche e solo per la formidabile interpretazione di Cage. Tutte le stranezze di Roy, come tic, smorfie e contrazioni improvvise, Cage li rende alla perfezione, trasmettendo la drammaticità del personaggio. Davvero molto bravo.

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