sabato 2 maggio 2009

like a blind

Buongiorno mondo!
Eccomi qui per aggiornarvi sui cavoli miei... ma a voi che vi interessa? Ma soprattutto... voi chi?! Va beh, io continuo a scrivere lo stesso... ^^
Giovedì mattina sono andata all'università: due ore con Lupi e due ore di esonero di Nucleare. Poi, pranzo con le mie compagne: un bel gelatone da Cortesi con yogurt, amarena, biscotto e panna. :D E di nuovo, con Carmi e Dani, all'università a buttar giù qualche idea per la relazione di ottica sull'interferometro di "Fabvì-Pevò"... :P Alle 16 siamo andate via. Ho fatto un salto a casa per lasciare il notebook e poi sono andata a Termini a prendere il 64 per andare dal parrucchiere. Sono arrivata e... che tajo! Nel senso che il tipo è simpatico! Voleva per forza tagliare la mia treccina francese... nunu, nun ce provà! :p Uscita di lì, ho ripreso il 64 per tornare a Termini. Ho fatto un salto a Calzedonia e ho comprato un costume davvero carino. ^^ Quando lo metterò... non si sa! :p Infine sono tornata a casa. Ero bella che stanchina.
Il giorno dopo, ossia ieri, mi sono svegliata e ho sentito Giulio ed Ari per vedere se si andava al mare, visto che era bel tempo. Ma... eravamo rimasti solo noi 3 ed io mi sarei dovuta fare un'ora di treno sola soletta. Allora, si è deciso di rimandare e riorganizzare quando saremo tutti. Dunque, il mio primo maggio è andato a monte. E va beh! A pranzo sono stata con Loretta e Claudia da Elda. Pranzo, chiacchierata di 3 ore e poi di nuovo a casa. Ed ora, che faccio? Studio! E così mi sono messa un pò a scrivere la relazione (la stessa di giovedì). La sera mi sono organizzata per uscire con Fabio. Doveva passare da me per le 21.30, ma tra un imprevisto e l'altro, è arrivato circa un'ora dopo. Sono scesa... ed in macchina c'era anche il mio ex coach! :D Mi ha fatto molto piacere rivederlo. ^^ Lo abbiamo accompagnato al Verano, dove si sarebbe incontrato con Lorenzo, e noi siamo andati via. Siamo passati un attimo a casa di Fabio e poi... dove andiamo? A San Giovanni era un kasino... Poi, Fabio ha un'idea.
"Ok - chiedo io - dove andiamo?"
"Sorpresa... :p"
Sììììììì, mi piacciono un sacco le sorprese. Così, andiamo chissà dove. Ma... non voleva che sbirciassi. Così, mi ha bendata. Solo che... non avendo nulla per bendarmi, ci siamo arrangiati con un giubetto giallo catarifrangente. Mamma mia, che ridere!!! A parte, che appena siamo ripartiti, già mi ero dimenticata dov'eravamo (senso dell'orientamento = -1). Ma soprattutto... Fabio mi descriveva le persone che magari faceva attraversare e che guardavano me con aria interrogativa. Quanto ho riso! Soprattutto quando eravamo fermi ai semafori.... E quando Fabio mi diceva che c'era gente, io iniziavo a salutare. E Fabio che rideva come un matto! Ho anche pensato: "ma se tipo ci fermano i carabinieri... che gli diciamo?"... :p Troppo divertente! Ma non è finita qui! Appena ha parcheggiato, mi ha tolto la benda, ma ho dovuto continuare ad avere gli occhi chiusi. Abbiamo proseguito a piedi, Fabio mi guidava e... woooow!!! E' stata una sensazione strana, davvero molto strana. All'inizio ero molto tesa, i muscoli tiratissimi. Non avevo il senso dello spazio intorno a me, mi sembrava di camminare nel vuoto, avevo la sensazione di cadere ad ogni passo. Poi, la luce improvvisa dei fari ed il rumore delle auto, le voci delle persone tutte intorno che non capivo bene dove fossero... mi disorientavano. E Fabio che mi diceva "rilassati, rilassati". All'inizio mi diceva solo "gradino, sali; gradino, scendi" ed io non riuscivo proprio a rilassarmi. Perciò, gli ho chiesto di cominciare a descrivermi il mondo intorno a me. Ed in quel momento mi è tornata in mente la scena del film "Il favoloso mondo di Amelie" in cui lei prende un signore cieco e comincia a descrivergli tutto quello che vede (scena che avevo rivisto due giorni fa grazie ad un amico: Amelie ed il cieco). E pian piano mi sono rilassata, i muscoli non erano più tesi, il mio procedere era più sciolto. La voce di Fabio era, in quel momento, una certezza, un'ancora di salvezza... non saprei spiegare. E' stato divertente ed anche... illuminante? Davvero, non saprei come dire. La sensazione di essere cieca... non è una bella sensazione, ma ti fa capire, ti fa apprezzare davvero questo nostro senso. ^^
E, alla fine, dove mi aveva portato Fabio? Ma è banale... al Colosseo! :D

1 commento:

Anonimo ha detto...

Momenti,
in cui non possiamo vedere,
in cui tutto sembra alterato,
spesso troppo cambiato,
stimao prendendo un'altra strada.

In quei momenti
la voce di qualcuno su cui contiamo,
le mani e il corpo di qualcuno di cui ci fidiamo
sono le luci guida.

Quando inizia la confusione si comincia a precipitare.
Una mano può essere l'inizio della risalita.
Per tutti.