sabato 2 agosto 2008

quei suoi occhi blu

Questo è ciò che ho scritto ieri. Lo riporto così come mi è venuto:
H 18.58
Ho preso la macchina e sono venuta a Città Sant'Angelo (un paese vicino Pescara). Vengo spesso qui. All'inizio del centro storico c'è una piazzetta con una piccola pineta, al centro della quale è una fontana. Vengo qui perchè è molto tranquillo (lontano dal traffico e dal caos di Pescara) e perchè c'è un bellissimo panorama: vaste distese di campi di grano, verdi colline, qualche casa bianca qua e là, tutto illuminato dalla debole luce del sole che si accinge a tramontare. C'è una pace in questo paesaggio... pace che vorrei trovare anche dentro di me. Sono così turbata in questo periodo... e gli eventi non mi aiutano...
Oggi ho soccorso un ragazzo che aveva fatto incidente con la moto. Non ho assistito in diretta all'evento perchè avevo una macchina davanti a me. A quanto pare, una macchina è sbucata a tutta velocità da una stradina laterale e ha preso in pieno il motociclista. Il signore nell'auto davanti a me ed io ci siamo subito fermati e siamo scesi a soccorrere il ragazzo. Era incastrato sotto la moto. Il signore ha sollevato un pò la moto (o quel che ne restava) e lentamente ho trascinato via il ragazzo. Poi ci siamo chinati su di lui. Abbiamo chiamato il 118. Perdeva sangue da una gamba: forse un taglio dovuto allo schianto con la macchina oppure una frattura esposta... ho guardato il ragazzo negli occhi, mentre in lontananza si sentivano le sirene. Era cosciente, per fortuna. Avrà avuto al massimo 26 anni. L'ho guardato in quei suoi occhi blu terrorizzati. Gli ho sorriso, tenendogli la mano e dicendogli "i soccorsi stanno arrivando, andrà tutto bene". E lui, in un sussurro, mi ha risposto "Grazie". Mi stava venendo da piangere. Sono stata due minuti con quel ragazzo e già stavo male per lui. Arrivata l'ambulanza, mi sono scansata per lasciar spazio ai paramedici, che lo hanno portato via. I vigili hanno fatto alcune domande al signore ed a me, ma io non avevo visto com'era andata e così mi hanno lasciata andar via. Sono salita in auto e sono corsa via. E sono giunta qui.
Perchè sono così sensibile? Mi fa male essere così. Penso ancora a quel ragazzo. Sono qui a sperare che stia bene, che non si sia fatto danni troppo gravi. Non so neanche il suo nome...

1 commento:

Anonimo ha detto...

essere sensibile non è una cosa brutta, anzi! è un modo di essere che ti avvicina agli altri, riesce a farti vivere emozioni intense (sia belle che brutte) riesce a farti provare sensazioni di cui altrimenti non conosceresti neanche lontanamente il sapore, quel sapore che un giorno sentirai in bocca e che ti farà sorridere..pensando che è il sapore di una vita vissuta non solo attraverso i tuoi occhi, ma attraverso anche quelli di altre persone e che in fondo ti hanno arricchito dentro... bello essere senibili... e anche se ogni tanto può far male.. alla lunga paga ^^